Antonioli: «Dobbiamo essere duttili, contro il Lentigione ci sarà da soffrire»
«La distanza dal Modena non mi preoccupa, i campionati si vincono nel girone di ritorno. Bisogna portare pazienza e dare tempo ai giovani di crescere»
Alla vigilia del derby di campionato contro il Lentigione, il tecnico granata Mauro Antonioli preannuncia delle novità in campo senza entrare nei dettagli, confermando la difesa che ha debuttato con un sofferto pareggio domenica scorsa.
Mister, com’è stato assorbito dallo spogliatoio il pareggio di Fiorenzuola?
«C’era delusione perché venivamo da una bellissima settimana di lavoro sotto il profilo del gioco, ma ho visto i ragazzi allenarsi di nuovo con grande impegno ed entusiasmo. Speriamo che quella contro il Lentigione possa essere una partita diversa…».
Domani confermerà il modulo con la difesa a tre?
«Vogliamo sfruttare tutti i giocatori importanti a disposizione, quindi l’idea è di partire con la difesa a tre senza però rimanere ancorati allo stesso schieramento per tutto l’arco della partita».
Ci saranno delle novità negli altri reparti?
«Sicuramente varieremo qualcosa rispetto a domenica scorsa. A volte mi spiace usare soprattutto i giovani in situazioni per loro non ideali, qualcuno sta facendo troppo fuori ruolo quindi stiamo valutando bene certe situazioni. Lavoriamo con la rosa al completo solo da due settimane, però tutti i ragazzi si impegnano in allenamento e l’importante è crescere».
Assisteremo ad un avvicendamento tra Broso e Ponsat già dal primo minuto?
«Non mi piace scaricare giocatori come Broso che era già stato fuori con il San Marino ed era entrato nella ripresa contro il Classe, facendo poi bene con la Pergolettese, motivo per il quale l’ho confermato a Fiorenzuola. Stimo anche Ponsat perché l’ho voluto io qui con noi, ma se domani non sarà il suo turno vorrà dire che giocherà un’altra volta: mi spiace anche per Boldrini che ha dimostrato ottime qualità ma servono giocatori che subentrino a partita in corso per provare a cambiare il risultato».
Il Lentigione giocherà a viso aperto o cercherà di difendere il pareggio?
«Quella biancorossa è una formazione da non sottovalutare: ha perso di misura contro Pergolettese e Modena non meritando la sconfitta ed è ben messa in campo da mister Salmi. Credo che i rivieraschi proveranno a sviluppare un’idea di calcio ma, come abbiamo già visto in Coppa Italia, ricorreranno spesso a falli tattici sfruttando la forza fisica che li contraddistingue: dobbiamo prepararci a soffrire perché non sarà semplice vincere».
Mancano 7 partite al derby contro il Modena: 4 in casa e 3 fuori. Sono abbastanza per recuperare lo svantaggio che ci separa dai canarini?
«La nostra mentalità deve essere quella di vincere tutte partite e siamo consapevoli di avere già affrontato tre delle quattro o cinque migliori squadre del campionato in un momento in cui non siamo al top. Detto questo, la distanza dal Modena non mi spaventa, c’è ancora tantissimo tempo e i campionati si decidono nel girone di ritorno. Capisco che la gente voglia vincere subito ma bisogna dare tempo alla Reggiana di crescere o migliorare: domenica scorsa per me è stata una grande soddisfazione vedere Palmiero (classe 2001, ndr) giocare a centrocampo, in un ruolo che non gli appartiene, e fare bene…».
Avere oltre 3600 abbonati è uno stimolo in più o è una preoccupazione per chi scende in campo?
«Dobbiamo sempre ringraziare i tifosi per quello che danno e sicuramente in piazze importanti come la nostra cercare di non deluderli è una responsabilità. Invito i nostri supporter a portare pazienza coi ragazzi più giovani perché non sono abituati a giocare in mezzo a tanta gente e qualche errore lo possono commettere. Con lo stesso spirito invito i miei giocatori a guardare i social e i giornali solo quando si vince per non cadere in depressione (ride, ndr)».
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