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Colombo: «Chiedere scusa non è sufficiente, dobbiamo stare zitti e lavorare»

20.02.2016 17:30

Dopo l’amarissima sconfitta col Renate, il tecnico Alberto Colombo arriva ai microfoni della stampa solo dopo un breve confronto con i tanti tifosi arrivati a Meda per seguire la squadra. «Sono andato a parlare con I tifosi che, giustamente, volevano sapere il perché di questa sconfitta – esordisce il mister granata – ma onestamente è difficile dare motivazioni, meglio non attaccarsi a scuse patetiche. Non è sufficiente chiedere scusa, dobbiamo stare zitti e lavorare».   Tra virus, infortuni e campo mediocre avevate parecchie attenuanti ma la Reggiana è sembrata comunque poco cattiva... «Siamo stati timorosi in alcuni frangenti, impotenti in altri. E’ stata una partita a tamburello, tra le peggiori viste quest’anno. Forse avevamo anche avuto l’approccio tattico giusto ma sicuramente non eravamo pronti al combattimento, le squadre importanti però sanno quando mettersi il vestito della festa e quando la tuta da meccanico. Il responsabile di questo fallimento probabilmente sono io: evidentemente non ho mandato i messaggi giusti alla squadra». Colpa solo sua o anche dei 14 scesi in campo? «Io sono il primo responsabile, non a caso sono andato a parlare per primo con i tifosi, chiedendo ai miei giocatori di aspettare: era giusto che ci mettessi la faccia, poi vedremo se riusciremo a fare un colloquio insieme io, una delegazione della squadra e i ragazzi della curva. Ovvio che dobbiamo cambiare registro tutti quanti, staff tecnico e giocatori, se vogliamo che cambi qualcosa anche a livello globale». Il campionato della Reggiana è finito già a metà febbraio? «Se non vogliamo che finisca dobbiamo fare uno scatto mentale, dobbiamo metterci più testa e cattiveria o rischiamo di dare l’idea di avere la pancia piena. Quest’anno è mancata continuità di vittorie ma gli scontri diretti sono ancora tantissimi e le possibilità di tenere aperto il discorso ci sono. Io credo che nessuno di noi abbia voglia di giocare due o tre mesi senza obiettivi, nel caso sarei pronto ad accantonare chi non ha intenzione di impegnarsi da qui alla fine».   [poll id="47"]

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