Salerno: «C'è stato un calo, ma siamo forti e i numeri parlano a nostro favore. Ora aiutiamoci a vincere le partite»
«Rispetto all'Entella abbiamo due punti in più e un pubblico che sa fare la differenza: ci sono la forza e la consapevolezza per vincere le quattro gare che restano. Uno stadio da 10mila posti? Non è un sogno se si è stabili in certe categorie»
In una settimana delicatissima per il futuro della Reggiana a prendere la parola è il presidente Carmelo Salerno, protagonista nei giorni scorsi in video su entrambe le emittenti televisive reggiane e oggi con le sue parole diffuse dai due principali quotidiani cartacei.
«Rispetto all'Entella abbiamo due punti in più e un pubblico che sa fare la differenza - sottolinea Salerno alla Gazzetta di Reggio - Contro Recanatese e Fermana sono sicuro che i tifosi saranno il dodicesimo uomo in campo. A Rimini anziché fischiare la squadra, alla fine l'hanno applaudita: è anche per questo motivo che sono andato a ringraziarli sotto la curva nonostante fossi provato dalla partita. Per me è stata una delle più grandi sofferenze di quest'anno…».
Non cerca colpevoli il presidente, ma guarda avanti a testa alta. «Non nego che in queste ultime partite abbiamo commesso degli errori per imprudenza o leggerezza, e non mi riferisco ai rigori - il pensiero di Salerno - Ci vogliono la massima concentrazione e la cura dei particolari. Abbiamo la forza e la consapevolezza per vincere le quattro gare che restano. Noi siamo quelli che sono andati a vincere a Cesena, i numeri parlano a nostro favore: siamo in testa da cinque mesi non per caso e nessuno ci ha regalato niente. Se nelle ultime partite abbiamo perso dei punti vuol dire che prima erano state fatte cose straordinarie. Non perdiamo ora le nostre certezze. Incitare la squadra? Non credo servano parole particolari. In noi non deve venire a mancare l'autostima e non ci devono essere paura e vittimismo perché siamo forti. Diana? Chi pensa che non sia un vincente o abbia paura di vincere sbaglia di grosso. A volte non sono d'accordo con le sue decisioni ma prendo atto di ciò che ha fatto in questi due anni e dei punti che ha conquistato. Tutti gli altri presidenti mi invidiano l'allenatore… Il mio messaggio all'ambiente granata? Accantoniamo interessi personali, frizioni o dissapori e aiutiamoci a vincere le partite».
Davanti alle telecamere di Telereggio, nel corso della trasmissione To Be Reggiana, ieri sera Salerno ha parlato apertamente dello stadio, definendo l'impianto di Mancasale, finito al centro di diverse polemiche, non adeguato alle dimensioni della Reggiana. «Vorrei uno stadio da diecimila posti, che vibra quando c'è la partita. Non è un sogno se ci si stabilizza in certe categorie», ha affermato il presidente. La priorità è il centro sportivo di Via Agosti, in seguito non è escluso che si possa prendere in considerazione la riqualificazione del Mirabello, struttura che porta i segni del tempo ma che occupa ancora un posto importante nel cuore di tutti i tifosi granata con qualche anno in più sulle spalle.
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