Mister Viali: «Ottimo primo tempo, peccato per le palle gol sprecate. I tanti tifosi una piacevole sorpresa»
«La poca lucidità è dovuta alla condizione non ottimale, ma i ragazzi portano avanti le nostre idee di gioco in entrambe le fasi. Kabashi? Aveva una piccola infiammazione, non se l'è sentita di proseguire. Difficile fare previsioni sul calendario...»
«Nel primo tempo abbiamo disputato una gran partita, l'unico difetto sono state le quattro o cinque palle gol sprecate negli ultimi venti metri ma sono contento dell'idea di gioco e di come i ragazzi portano avanti i nostri principi in entrambe le fasi - ha dichiaro mister William Viali dopo la sconfitta indolore nel test di Cavola contro gli albanesi della Dinamo City - I primi 45 minuti sono stati completi poi nella ripresa qualche infortunio ha condizionato la gara ma abbiamo comunque concesso poco e il gol è arrivato sull'unico errore dietro. C'è stata la possibilità di pareggiare ma è andata male, ad ogni modo sono soddisfatto di questa amichevole».
Kabashi perché ha chiesto di essere sostituito nel secondo tempo?
«Qualche giorno fa ha accusato una piccola infiammazione tra pube e adduttori, lo abbiamo fatto scaricare e se l'è sentita di giocare ma andando avanti ha preferito uscire perché non ce la faceva a spingere».
La mancata finalizzazione degli attaccanti non la preoccupa?
«Davanti abbiamo tante soluzioni diverse: l'uno contro uno sugli esterni e la densità dentro l'area. Credo che la poca lucidità sia data dal fatto che la condizione non è al massimo, però il vero problema sarebbe non riuscire ad arrivare in area… Mi è piaciuto il modo in cui la squadra ha palleggiato quando serviva per tenere il possesso e quando ha palleggiato per andare in verticale tirando furi gli avversari in maniera molto lucida».
Si è rivisto Fiamozzi in aiuto al centrocampo in fase di possesso…
«Abbiamo provato cose diverse sin dall'inizio e lui in quel ruolo si trova a suo agio ma potremmo vedere anche cose diverse più avanti. Mi piace cercare la superiorità numerica quando la palla è tra i nostri piedi e questa è una delle soluzioni».
È rimasto sorpreso dai circa mille tifosi presenti sugli spalti?
«Sì, è stata una piacevole sorpresa. Considero che i ritiri fatti in provincia, sulle proprie montagne, aiutano ad unire e a creare la giusta atmosfera per far capire ai giocatori dove sono arrivati a giocare e per chi dovranno giocare. Un entusiasmo del genere non è scontato».
Per farli veramente contenti bisogna vincere…
«Anche quando non ci sono i tifosi gli allenatori sono costretti a vincere: quello è il nostro destino…».
Il mercato come procede?
«Lasciamolo al direttore Pizzimenti. Ho ancora tante cose da fare anche se i frutti si iniziano veder perché la squadra è convinta di quello che fa».
Tra meno di un mese inizia la Serie B: guardando il calendario si è già fatto un'idea sull'inizio che vi aspetta?
«Non mi sono fatto un'idea, saranno le partite stesse a dire che calendario sarà. La Serie B è troppo complicata per analizzarla: ci sono squadre che partono forte e altre che fanno fatica all'inizio. Dobbiamo restare concentrati su stessi cercando di continuare a migliorare la condizione e la conoscenza del sistema di gioco e solo le partite ci aiutano a capire su cosa dobbiamo continuare a martellare e cosa facciamo già discretamente».
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