Viali: «Contro il Südtirol vietato rilassarsi. La Reggiana deve restare lucida e sempre in partita con la testa»
«A Pisa l'atteggiamento era giusto, bisogna migliorare a livello tecnico-tattico. Per meritare l'affetto dei tifosi dobbiamo continuare a spingere. I nuovi hanno alzato il livello, però Marras e Lucchesi sono in dubbio. Amadei? Un esempio da seguire»
«Questa classifica fa piacere perché i risultati accelerano la consapevolezza ma non ci dobbiamo rilassare: bisogna sempre essere attenti e giocare al massimo, anche per rispetto di tutti gli abbonati che, essendo tantissimi, ci danno la carica giusta». Nonostante l’ottima posizione in graduatoria - quarto posto a quota 7 ad una sola lunghezza di distanza dalla vetta - è necessario continuare a lavorare per aumentare l’affiatamento tra i giocatori e di conseguenza il livello generale: questo il messaggio lanciato in conferenza stampa da mister William Viali a due giorni dalla partita casalinga contro il Südtirol che segna il ritorno in campo dei granata dopo la settimana di sosta per le nazionali.
Mister, è pronto a ripartire con il gruppo al completo?
«No, abbiamo qualche problemino con Lucchesi e Marras. Il primo ha riscontrato un problema alla caviglia dopo la partita con la Primavera mentre il secondo ha accusato un sovraccarico muscolare. Pertanto, stiamo pensando se rischiarli o meno…».
Gli altri giocatori sono pronti?
«Sì, quelli che hanno svolto l’allenamento in gruppo sono andati tutti bene. Ovviamente Girma un po’ meno visto e considerato che non gioca da più di sei mesi. Però si sta allenando con il gruppo, quindi sta bene».
L’allenatore deve essere contento quando ha problemi di abbondanza…
«Non è ancora il nostro il caso: abbiamo qualcuno da recuperare al massimo. Ma devo dire che i nuovi arrivati hanno alzato sicuramente il livello. Saranno pensieri in più, ma in questi casi, ben vengano».
Ha studiato qualcosa di nuovo in queste settimane di lavoro?
«È da sempre che cerco di studiare e di aggiornarmi… Già da dopo le prime amichevoli e le prime partite di campionato ho cercato di migliorare, aggiungendo cose nuove. Si può sempre puntare in alto e fare il salto di qualità, ad esempio nella velocità di esecuzione e, soprattutto, nella conoscenza e nell’affiatamento tra calciatori. Per essere al top, ci vuole la simbiosi in campo: il tempo è prezioso».
Si aspettava un inizio così positivo da parte della Reggiana?
«No, però ci speravo. Più che altro perchè in un percorso nuovo i risultati accelerano la consapevolezza. Sappiamo però che non ci dobbiamo adagiare e fermare. Anzi, bisogna continuare a spingere anche per i tifosi, visto il record di abbonamenti che è stato fatto. Loro ci sono vicini e noi dobbiamo essere bravi, dimostrando che ci meritiamo tutto il calore ed il sostegno che danno. Sicuramente ora aumenta la responsabilità…».
Cosa ci può dire a proposito del Südtirol?
«È una squadra che ha fatto, più o meno, ciò che stiamo facendo noi. Hanno più affiatamento, questo sì. Conosco bene l’ambiente (Viali ha allenato gli altoatesini tra il 2016 e il 2017, ndr) e posso dire che so cosa aspettarmi. Ormai è una squadra di categoria: dobbiamo essere lucidi».
Dal punto di vista mentale che difficoltà ci saranno in campo?
«C’è una cosa che chiedo sempre e che continuerò a chiedere ai miei giocatori: l’approccio mentale. È fondamentale nel calcio: può capitare anche una giornata no a livello tecnico-tattico, però se non si è presenti con la testa le partite non si vincono. Affrontiamo una squadra che sa quello che fa, ha cambiato leggermente lo spartito cercando di tenere più la palla, ma comunque dobbiamo essere bravi a resistere e a restare in partita dal punto di vista mentale».
Rispetto all'ultima gara con il Pisa cosa vorrebbe vedere di diverso?
«Ogni partita è diversa. Il Pisa, per caratteristiche, è diverso dal Südtirol quindi la prestazione da parte nostra sarà totalmente diversa. Ma l’atteggiamento dev’essere lo stesso. Dovremo sicuramente migliorare a livello tecnico-tattico, ma servirà lo stesso approccio. Con il Pisa non meritavamo di andare sotto e di perdere, ciò nonostante abbiamo macinato gioco».
Cosa le ha lasciato la visita presso la sede di Immergas e il confronto con il patron Amadei?
«Io e il patron ci eravamo già parlati, però era la prima volta che andavo in azienda. Ritrovo sempre una persona strepitosa, che mi cerca sempre di insegnare la tattica… Scherzi a parte, è un uomo che è dentro questo mondo da sicuramente più tempo di me, simpatico e disponibile. Non conoscevo la storia dell’azienda e devo dire che sono rimasto colpito ed affascinato dalla determinazione che ha messo per ottenere tutto ciò che ha. Sicuramente sono esempi da seguire».
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