Girma si presenta: «Ho sempre fatto parte del gruppo, ora voglio provare a giocare il più possibile»
«Sono felice di essere passato dalla D alla B, servirà maggiore impegno. Mi piace giocare divertendomi, segnare e cercare l'ultimo passaggio. Il mister ci ha detto di sognare e credere in noi stessi, così possiamo arrivare dove vogliamo»
Dopo diversi mesi di “apprendistato” a Cavazzoli, una decina di giorni fa è arrivata l'attesa firma sul primo contratto da professionista per Natan Girma: il giovane centrocampista offensivo svizzero di origine eritrea, dopo aver ben impressionato in ritiro, ora è pronto per lasciare il segno anche in Serie B.
«Ho provato a fare bene in allenamento per dimostrare di poter firmare un contratto e ho sempre sperato di andare in B, non a caso ho anche festeggiato sul pullman quando c'è stata la sfilata in centro - ha confessato il calciatore classe 2001 durante l'evento presso Autostile alla presenza di mister Nesta - Ho sempre fatto parte del gruppo ed è stato bello vivere da dentro il campionato, ora mi è stata data questa opportunità e voglio sfruttarla».
Qual è esattamente il tuo ruolo?
«Mi piace fare gol, cercare l'ultimo passaggio ed essere vicino alla porta ma se c'è bisogno vado anche a centrocampo».
La tua storia calcistica com'è iniziata?
«Ho cominciato dai 4 anni fino ai 13 nel Losanna, poi sono passato in squadre non professioniste fino ai 17 anni. Ho giocato a livello di Eccellenza dai 15 anni con il Servette Under 18 e Under 21 poi sono venuto in Italia, al Sona in Serie D, dove ho giocato per un anno e mezzo».
Sei soddisfatto per essere passato dalla Serie D alla Serie B?
«C'è una bella differenza e fa piacere fare un grande passo, ora guardo avanti e devo impegnarmi ancora di più».
C'è un messaggio che puoi lanciare ad altri giovani?
«Il mister ci ha detto fin dal primo giorno di sognare sempre e credere in noi stessi. Quando c'è il sogno e credi in te stesso, puoi arrivare dove vuoi».
Quali sono le tue aspettative per questa stagione?
«Voglio provare a giocare il più possibile. Darò il massimo in allenamento e in partita, poi deciderà il mister…».
C'è qualche giocatore al quale ti ispiri?
«Pogba mi è sempre piaciuto. Guardavo spesso giocare Ronaldinho e lui dava sempre gioia: per me è importante che la gente si diverta quando ti vede giocare».
La tua particolare struttura fisica fin qui ti ha agevolato o penalizzato?
«Sono fatto così e lo accetto…».
Commenti