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Sampirisi: «Siamo sulla strada giusta, la mentalità è cambiata. A Pisa sarà dura, ora inizia un altro campionato»

«Fisicamente sto bene, non ho un ruolo preferito: vado dove mi manda il mister. Il modulo non conta, è cosa proponi in campo che fa la differenza. Pafundi? Ha talento ma è molto giovane, alla Reggiana bisogna arrivare con la testa giusta»

09.01.2024 19:15

«La settimana scorsa abbiamo fatto una mini preparazione, stiamo tornando di nuovo in pista - ha sottolineato il difensore granata Mario Sampirisi a pochi giorni dalla ripresa del campionato, prevista sabato all'Arena Garibaldi contro il Pisa di mister Aquilani - Fisicamente non ho problemi, da due mesi facciamo un lavoro diverso con i nuovi preparatori che procede bene. Il girone d'andata è stato un po' particolare con tanti infortuni, ma siamo stati bravi ad adattarci».

Nelle ultime due partite del 2023 cos'è successo esattamente?
«Sicuramente il rientro degli infortunati ci ha dato una mano, ma è cambiata la nostra mentalità. In troppe partite  abbiamo preso un gol all'inizio che taglia la testa, contro Südtirol e Catanzaro è arrivata la prestazione che serviva, abbiamo capito quando attaccare o difendere e questo è importante. Si difende e si attacca tutti insieme».

La tua posizione in campo ti vede schierato più come difensore puro anziché esterno…
«So adattarmi in tanti ruoli, vado dove il mister mi manda e svolgo il ruolo al meglio. Stiamo facendo tutti bene, secondo me siamo sulla strada giusta».

In quale ruolo ti trovi meglio?
«Nella mia carriera ho fatto il terzino sinistro, il centrale o il braccetto nella difesa a tre e anche il quinto. Essendo un po' più grandicello tendo a spostarmi in mezzo, ma il modulo non conta perché a fare la differenza è la mentalità e cosa proponi in campo».

Il mercato in questa fase della stagione può dare fastidio a un calciatore?
«Mentalmente può togliere qualcosa, ma fa parte del nostro mestiere: a gennaio e ad agosto è così, dobbiamo solo pensare alla partita».

Pensate solo alla salvezza o vi sentite di poter fare anche qualcosa in più?
«La mentalità deve essere quella di salvarsi, poi tutto il resto se viene tanto di guadagnato. Sembra scontato, ma in Serie B non è facile salvarsi. Noi siamo sempre una squadra umile che deve lavorare e fare le prestazioni e soltanto con quelle arriveranno i risultati».

A Modena hai quasi segnato… ti capita di ripensarci?
«Ci penso, perché era un episodio che poteva cambiare la partita. Se il gol arriva bene, ma l'importante è trovare la prestazione. A me tocca difendere, se segno tanto meglio…».

Anche smettere di prendere gol è importante...
«Nelle ultime due partite abbiamo preso gol solo su calcio piazzato a Bolzano. È importante mantenere la porta inviolata perché dà solidità e fiducia, poi davanti le reti le facciamo…».

Passare da un Monza che puntava a vincere alla Reggiana che invece deve salvarsi per te è stato un problema?
«Sono situazioni simili, ma la Serie B è strana: basta veramente poco per cambiare il proprio percorso. Ognuno di noi deve trovare dentro di sé la voglia di stimolarsi e migliorarsi: così facendo si riesce a crescere. La mentalità vincente per un calciatore è quella che lo porta a perfezionarsi di continuo».

Il cambio di mentalità per la Reggiana è arrivato dopo il derby perso al “Braglia”?
«Anche prima volevamo invertire la rotta ma a Modena abbiamo preso gol subito in una partita in cui ci tenevamo a fare bene, regalando il primo tempo all'avversario tanto da sembrare allo sbando ma nella ripresa abbiamo aggiustato la partita. Come ho già detto, la Serie B è strana perché si viene punti al minimo errore, perciò bisogna sempre essere sul pezzo. E noi ce la mettiamo sempre tutta».

Si parla tanto dell'arrivo di Pafundi in granata: che impressioni hai sul giocatore dell'Udinese?
«Sicuramente ha del talento ma è molto giovane. Chi viene alla Reggiana deve arrivare con la testa giusta perché qui c'è voglia di togliersi tante soddisfazioni».

Sabato tappa a Pisa: cosa ti aspetti dai nerazzurri?
«Il Pisa è una squadra costruita per vincere il campionato secondo me, ha qualità individuali importanti. Dovremo ripetere le prestazioni delle ultime partite perché sarà dura. Ma con la testa giusta possiamo toglierci tante soddisfazioni».

Tatticamente la squadra di Aquilani vi aveva messo in difficoltà all'andata…
«Non credo: avevamo giocato in maniera simile, ricordo una gara decisa dai duelli e loro ne avevano vinto qualcuno in più. Il girone di ritorno diventa un altro campionato, dobbiamo essere pronti a questo».

 

 

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