Marcandalli: «Siamo carichi per cercare i tre punti con lo Spezia. Mi piacerebbe entrare nel giro dell'Under 21»
«Contro la Cremonese avremmo meritato di più, ma i risultati arriveranno. Tutti mi stanno aiutando a crescere, qui a Reggio sono nel posto giusto. Un difensore che apprezzo? Rüdiger. Non vedo l'ora di giocare sul campo del Genoa in Coppa Italia»
Tra le rivelazioni di questo avvio di stagione c'è sicuramente Alessandro Marcandalli: in estate l'arrivo del giovane centrale classe 2002 è passato un po' in secondo piano a cospetto di altri nomi più altisonanti, ma allenamento dopo allenamento il centrale italo-nigeriano di proprietà del Genoa ha convinto sempre più tifosi e soprattutto mister Nesta che, quando lo ha a disposizione, difficilmente lo lascia in panchina…
«Credo che contro la Cremonese avremmo meritato più di un punto - ha sottolineato Marcandalli, intercettato dai nostri microfoni lunedì sera durante la presentazione della squadra al Tecnopolo - Loro sono stati molto pericolosi là davanti mentre noi arretrando abbiamo concesso maggiori opportunità. Le occasioni per chiudere la partita non sono mancate ma non ci siamo riusciti e alla fine la Cremonese ha trovato il pareggio…».
Cosa ti aspetti dalla sfida di sabato contro lo Spezia?
«Sappiamo che affronteremo una squadra molto forte, ma la delusione dopo il pareggio con la Cremonese deve darci la carica giusta per andare lì a puntare sui tre punti».
In queste prime partite la Reggiana ha racimolato meno di ciò che meritava: come state vivendo questa situazione all'interno dello spogliatoio?
«Abbiamo dimostrato a tratti che possiamo mettere in difficoltà tutte le squadre, come è successo nel primo tempo con la Cremonese oppure contro il Palermo. Credo che la strada sia quella giusta: i risultati arriveranno».
Finora com'è stato il tuo impatto con questa Serie B?
«Mi sto trovando bene soprattutto grazie all'aiuto del mister, dello staff e di tutti i miei compagni. Vengo dalla Serie C e questo è un campionato nuovo per me, ho ancora tanto da lavorare e sono nelle migliori condizioni per farlo».
Goretti ti ha messo nel mirino sin dalla sfida contro il Pontedera della passata stagione: che effetto fa avere così tanta stima da parte del direttore e anche dell'allenatore?
«Sono molto contento di essere qui. Già l'anno scorso da avversario ero rimasto davvero colpito dai tifosi granata. Essere qui per me è un'opportunità molto importante».
Tra qualche settimana sarete impegnati in Coppa Italia contro il "tuo" Genoa. Sarà una buona occasione per farti notare: che effetto ti farà giocare a Marassi?
«Appena ho visto che nel sorteggio è uscito il Genoa ho pensato subito a quella gara perché avrò l'opportunità di mettermi in mostra. Non vedo l'ora di giocare su quel campo…».
Non sei ancora entrato nel giro delle nazionali giovanili: è un tuo obiettivo?
«Sì. Finora non sono stato selezionato per nessuna nazionale ma quest'anno ho la possibilità di mettermi in mostra in un campionato importante. Mi piacerebbe entrare nel giro dell'Under 21».
C'è un difensore al quale ti ispiri?
«Non ho nessuno che seguo in modo particolare, ma in Champions ci sono ottimi difensori. Se devo fare un nome, mi piace molto Rüdiger del Real Madrid per il suo atteggiamento e la grande determinazione».
Tralasciando il calcio, coltivi altre passioni fuori dal campo?
«Sono un ragazzo molto tranquillo e nel tempo libero mi piace uscire con i compagni di squadra. Sono iscritto all'università, al secondo anno di Economia. Come passioni particolari, mi piace giocare alla PlayStation e sono appassionato di NBA: il mio giocatore preferito è Kevin Durant e ogni anno tifo la squadra dove c'è lui».
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