Il saluto di Max e le incognite sul futuro
La scelta di Alvini parte da lontano. Ora il ds Tosi deve fare una nuova "magia"
Le strade di Massimiliano Alvini e della Reggiana si sono separate. Venerdì sera, dopo una telefonata al ds Tosi, l'allenatore granata ha chiuso la porta ad un terzo mandato che fino a poche ore prima sembrava essere la conclusione più probabile. Invece non è andata così: il tecnico di Fucecchio ha preso questa decisione in autonomia, pensando che fosse la soluzione giusta per sé e per la Reggiana. Alle tante persone che lo hanno raggiunto per un commento, tifosi e non solo, Alvini ha fornito questa motivazione.
Tutti - società, giocatori e dirigenti - si sono presi le proprie responsabilità per l'amaro epilogo del campionato. Alvini ha fatto la scelta giusta? Solo il tempo potrà darci un responso, ma dubitiamo che sia stata una decisione presa all'ultimo minuto. Già dopo la retrocessione sul campo con la Spal le parole del trainer granata lasciavano presagire ad un addio. «Alvini è stanco e non se la sente più per la grande pressione» ha spiegato ieri il presidente Salerno, sorpreso come il resto dei soci per la notizia portata poche ore prima in consiglio da Doriano Tosi. Se qualcosa si era veramente “rotto” alla base del rapporto tra l'allenatore, la società e la squadra lo possono sapere solo i protagonisti dentro e fuori il rettangolo verde che un giorno, se lo vorranno, potranno raccontare la loro verità. Noi possiamo solamente immaginarlo, avendo vissuto una stagione a tanti metri di distanza. Ma ora è il momento di guardare avanti. La Reggiana era pronta a ripartire da Alvini ma il suo allenatore ha deciso di percorrere un'altra strada e il ds Tosi, preso atto di questa scelta, ora deve a sua volta iniziare un nuovo percorso che entro una decina di giorni - ci auguriamo - porterà alla nomina del nuovo allenatore.
I nomi che circolano sono tanti e qualche nuovo profilo si aggiungerà alla lista come ha fatto nelle ultime ore quello di Mimmo Toscano, specialista nelle promozioni e ambito da mezza Serie C. Le uniche certezze, al momento, sono i 14 giocatori sotto contratto, la conferma di Tosi come direttore sportivo, una società pronta ad imbarcarsi per una nuova avventura in Lega Pro con gli stessi naviganti delle ultime due stagioni - tranne il solo Gianni Perin, che dovrebbe restare a terra - e un budget a disposizione più solido rispetto a quello che nell'anno del Centenario permise a Tosi e ad Alvini di allestire una rosa destinata a trionfare ai playoff. Ciò non significa che la Reggiana gareggerà sicuramente per il primo posto, ma almeno dà l'idea che l'intenzione dei soci è quella di disputare un campionato da protagonisti. Dopo l'addio di Alvini le incognite sono tante: dal nome dell'allenatore al novero di calciatori che potrebbe decidere di cambiare destinazione o, semplicemente, non rientrare nel progetto tecnico del futuro trainer granata.
Noi non possiamo fare altro che restare in attesa delle prossime mosse del ds Tosi, augurandoci che possa prendere una decisione saggia, lungimirante - e fortunata - come fece meno di due anni fa quando portò nella Città del Tricolore un simpatico e sconosciuto (almeno ai più) allenatore toscano con la giacca scura e la polo granata. Fu la scelta giusta al momento giusto. A Max invece facciamo un grande in bocca al lupo per il suo futuro professionale, certi che nelle sue vene scorrerà per sempre sangue reggiano e il suo cuore pulserà per la Regia anche da lontano.
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