Amadei: «Non sono immortale, penso al futuro della Reggiana. Viali? Non ha colpe, io credo nella salvezza»
«Qualche approccio c'è stato e non rifiuto incontri a nessuno. La situazione in campionato desta un po' di preoccupazione ma l'allenatore sta facendo il suo lavoro con quello che ha a disposizione. Il mercato? Potremmo fare qualcosina a gennaio...»
Quello tra Romano Amadei e la Reggiana è un rapporto iniziato nel 2019 che in 5 anni ha portato a scrivere sulle pagine di storia del club granata tanti successi e anche qualche passo falso, ma il legame tra il patron della Immergas e la tifoseria reggiana è sempre rimasto saldo. Il presente dell'imprenditore ultraottantenne è colorato di granata, ma per il futuro restano sempre aperte le porte per un passaggio di proprietà.
«So bene di non essere eterno o immortale, quindi se qualcuno mi dovesse procurare qualcosa di interessante per me e per la Reggiana ne parleremmo - ha precisato Amadei, intervistato dal Resto del Carlino in merito a un possibile passaggio di consegne di cui si è vociferato nelle ultime settimane - Qualche approccio c'è e non rifiuto a nessuno un incontro. L'obiettivo è consegnare il club a qualche persona che non faccia peggio di me. Il rendimento in campionato? Dopo un buon avvio abbiamo perso sicurezze e punti, però su Viali ho sentito tante opinioni e giudizi di chi non è troppo competente: l'allenatore fa il suo lavoro con quello che ha a disposizione, non penso sia lui il responsabile di questa situazione che desta un po' di preoccupazione…».
L'ottimismo non manca al patron granata: «Se la squadra è stata costruita bene o male lo scopriremo a fine campionato, ma io spero e credo che ci salveremo. In estate non siamo riusciti a completare tutte le operazioni ma ora abbiamo reintegrato Pettinari e Kabashi ed è giusto che anche loro diano il proprio apporto. L'assenza di Rozzio è un bel problema, purtroppo ha una struttura fisica robusta e anche un po' di sfortuna. Tornare sul mercato? A gennaio, se sarà opportuno faremo qualcosina…».
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