La Covisoc blocca l'iscrizione del Chievo e di altri cinque club di Lega Pro: è corsa contro il tempo per presentare il ricorso
In C a rischio Carpi, Samb, Paganese, Novara e Casertana. Entro il 13 vanno presentati i ricorsi, il 15 è atteso il pronunciamento del Consiglio Federale
La scure della Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) si è abbattuta ieri notte su sei società: in Serie B trema il ChievoVerona, in C sono a forte rischio Carpi, Sambenedettese, Paganese e Novara. Dal prossimo campionato di Lega Pro è già escluso il Gozzano (non ha presentato la domanda) mentre la Casertana è a un passo dal baratro (non ha presentato la fideiussione richiesta).
Il Chievo ha subito alzato la voce: “In merito alla comunicazione pervenuta in data odierna alle 23.05 dalla Covisoc - si legge nella nota pubblicata ieri notte - il ChievoVerona annuncia il ricorso ritenendo di aver operato in linea con le normative vigenti e federali, per l’iscrizione al campionato di Serie B 2021/22”. A Verona si respira un'aria di cauto ottimismo: il mancato via libera sarebbe dovuto ad un piano di rateizzazione fiscale concordato dal club clivense con l'Agenzia delle Entrate non consono a quanto richiesto dalla Covisoc (12 rate anziché le 4 previste). Per presentare ricorso c'è tempo fino a martedì 13 luglio; il Consiglio Federale del 15 luglio dovrebbe infine delineare la composizione degli organici dei prossimi campionati professionistici.
Se il Chievo non dovesse farcela, il Cosenza sarebbe pronto a subentrare in B al posto del club gialloblù avendo chiuso lo scorso campionato al quartultimo posto con un punto di vantaggio sulla Reggiana. I posti vacanti in Serie C al momento sono due, ma potrebbero aumentare se tutti i ricorsi non dovessero essere accolti: attendono con interesse i club in ottica di ripescaggio come Lucchese, Arezzo, Aglianese, Latina, FC Messina e Fano, ma la lista delle pretendenti potrebbe essere più lunga.
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