Gli studenti dell'Istituto Comprensivo Toschi a scuola di vita e di sport
Cesarini, Eberini e Tedeschi hanno raccontato le loro esperienze ai giovani ascoltatori
Gli alunni della secondaria dell'IC Toschi di Baiso, Viano e Regnano venerdì 6 aprile hanno incontrato Francesco Messori, Andrea Tedeschi, Sergio Eberini, Alessandro Cesarini e Giulio Bottone. L'incontro è servito per rafforzare il ruolo educativo dello sport attraverso la testimonianza di uomini che si sono particolarmente distinti per i loro risultati. Gli alunni delle scuole secondarie di Baiso, Viano e Regnano hanno incontrato cinque campioni per comprendere, attraverso le loro parole, i valori dell'attività agonistica. Atleti e allentatori hanno risposto alle domande degli studenti e hanno raccontato la loro storia, fatta di successi e vittorie, ma anche di sconfitte e difficoltà.
Il primo a presentarsi è stato Francesco Messori, fondatore della Nazionale Italiana Calcio Amputati. Francesco, vent'anni, è un ragazzo nato senza la gamba destra e fin da piccolo ha sempre avuto una grande passione per il calcio ereditata dalla mamma, ma avendo la protesi o le stampelle, per regolamento non poteva giocare in campionati ufficiali. Nel 2011 il CSI (Centro Sportivo Italiano ) gli ha concesso la possibilità di giocare in un campionato di normodotati. Per Francesco è stato un sogno che si realizzava , tuttavia ha raccontato che giocare con la protesi non lo faceva sentire bene. Navigando su internet ha scoperto che nel resto del mondo esistono intere squadre di ragazzi amputati che giocano con le stampelle. Nel 2012 ha creato un gruppo su Facebook per reclutare ragazzi amputati con la stessa passione per il calcio. In poco tempo sono arrivate tante adesioni, così che nel dicembre dello stesso anno il CSI ha presentato la prima Nazionale di Calcio Amputati. La prima partita amichevole internazionale è stata disputata in Francia, nel 2013. Da allora la Nazionale ha partecipato ad una serie di tornei internazionali, tra cui i Mondiali in Messico nel 2014, dove le "Stampelle azzurre" si sono classificate al nono posto. Il prossimo obiettivo è quello di qualificarsi per accedere ai Mondiali che si terranno in Messico tra il 24 ottobre e il 10 novembre 2018. Oggi Francesco, oltre ad essere il fondatore e il capitano di questa squadra, incontra spesso le scolaresche per raccontare la sua vita e i traguardi raggiunti grazie alla volontà e alla determinazione. «Durante l'incontro con gli alunni dell'IC Toschi - racconta - Non mi sono mai vergognato della mia situazione. Inoltre i miei genitori hanno sempre creduto in me». Alla domanda di un alunno che gli ha chiesto se essere disabili significasse avere qualcosa in meno, Francesco Messori ha risposto «Dio non toglie mai senza darti qualcosa in più. Dietro ad una " mancanza" c'è sempre un'opportunità».
Dopo l'intervento di Francesco è il turno dei protagonisti della Reggiana, Cesarini, Eberini e Tedeschi. Quest'ultimo ha raccontarto la sua esperienza, prima di calciatore poi di allenatore. Ha spiegato che come calciatore si hanno meno preoccupazioni, da allenatore ci si rende invece conto che è bello vincere, ma bisogna ripartire ogni volta con umiltà. «Vincere offre un'emozione unica - ha affermato "Teddy" - Quasi come quella di avere un figlio». Ha chiuso la giornata dedicata allo sport, l'alpinista reggiano Giulio Bottone: «L'alpinismo è uno sport individuale - ha spiegato - È indispensabile la resilienza, ossia la capacità di sapersi adattare. In questo sport significa affrontare gli ostacoli a piccoli gradi. In montagna si è soli e si può contare solo su se stessi». Durante questa lezione di vita e di sport, promossa dal professore di educazione fisica Daniele Costi, dal preside dott. Fabio Bertoldi e dai sindaci Corti e Bedeschi, i ragazzi sono stati molto attenti, hanno fatto domande e hanno ricevuto esempi edificanti, ma soprattutto hanno compreso che nella vita occorre sempre il coraggio di buttare il cuore oltre l'ostacolo.
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