Siega: «Quest'anno la Reggiana è una squadra più matura»
Non è certo un segreto che Nicholas Siega sia uno dei granata prediletti da Alberto Colombo per attaccamento alla maglia e spirito di abnegazione in campo. Il duttile giocatore classe '91 ama partire dalla fascia ed attaccare la profondità anche se nelle ultime partite è stato schierato da trequartista. «Ho sentito che il mister mi vedrebbe ancora meglio come terzino - commenta Siega - è un ruolo che posso ricoprire, ma sinceramente non mi ci vedo bene. Ho sempre giocato in un'altra posizione trovando risposte importanti, però non si può mai sapere cosa potrà accadere in futuro». Da seconda punta o trequartista alla spalle di Arma invece come si trova? «Siamo complementari: io attacco gli spazi mentre lui viene in contro e protegge la palla. Anche se è una posizione insolita per me non ho problemi a continuare in quel ruolo». Il cambio di modulo ha giovato alla Reggiana? «I risultati parlano per noi: quattro vittorie consecutive e un pareggio prezioso col Südtirol». Il pareggio di Bolzano non vi ha lasciato l'amaro in bocca? «Nel primo tempo abbiamo giocato bene nonostante le poche occasioni da gol, nella ripresa invece ci siamo abbassati troppo. Credo comunque che si tratti di un buon pareggio». Nelle ultime due partite c'è stata un'involuzione in attacco? «Non dobbiamo dimenticare il valore degli avversari. Contro le squadre che si chiudono e tengono un baricentro molto basso fatichiamo sempre a imporre il nostro gioco». Lunedì arriva il Cuneo, un'altra squadra che di certo non vi presterà il fianco per le ripartenze... «Ci aspetta una gara molto difficile. Loro vengono da un momento positivo e di sicuro non ci concederanno molti spazi, dovremo essere bravi ad adattarci subito a questo tipo di gara». Le prossime sfide con Cuneo e Pro Patria rischiano di essere ancora più pericolose delle precedenti? «Nelle ultime tre partite abbiamo fatto vedere a tutti di che pasta siamo fatti, ora arriva un altro banco di prova da non prendere sottogamba. Dobbiamo evitare di ripetere gli errori del passato». Sta già pensando alla sfida del 14 novembre a Busto Arsizio? «Sinceramente no, mi concentro su una partita alla volta. In maglia biancoblu giocai un anno di transizione, la prima parte di stagione non fu molto positiva ma non cerco rivincite». Migliore difesa e unica squadra imbattuta in Italia: vi può creare dei problemi questo record? «Non ci riguarda, fra di noi non ne parliamo. Già l'anno scorso detenevamo questo primato, poi arrivarono tre sconfitte di fila...». Quali differenze nota rispetto alla passata stagione? «Ora siamo una squadra che ha maggiore consapevolezza nei suoi mezzi. Siamo in grado di cambiare schema di gioco durante la partita senza problemi, inoltre sono arrivati parecchi giocatori di categoria che ci aiutano a mantenere alta la concentrazione». Quante reti si aspetta di segnare quest'anno? «Ne ho già realizzate due in Tim Cup e una in campionato: non vado molto d'accordo con il gol però mi piacerebbe superare il record dell'anno scorso (5, ndr)». Il 30 giugno scadrà il suo contratto... «Non ho ancora parlato di rinnovo con nessuno. Sono contento della fiducia che il mister ripone in me, guadagnata minuto dopo minuto sul campo».
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