Il punto di vista

Centrocampo a tre con il trequartista che si alterna: la mossa di Alvini per battere il Monza

Il tecnico granata ha proposto una variazione al solito 3-4-1-2 che ha tolto i punti di riferimento agli avversari

07.12.2020 19:45

Kargbo finalmente decisivo anche in Serie B © AC Reggiana

La Reggiana ha stravinto contro il Monza, che si è da poco rinforzato con Mario Balotelli. Per fortuna che Super Mario non era in campo contro la Reggiana: se ci fosse stato magari Rozzio e compagni avrebbero avuto vita difficile. Ma andiamo con ordine a vedere quanto è successo ieri pomeriggio al "Città del Tricolore".

LE SCELTE DI ALVINI. La Reggiana è scesa in campo con Rozzio al centro della difesa e Ajeti sul centro destra (fuori a sorpresa Espeche), con Martinelli a sinistra considerata l'assenza per squalifica di Costa. A centrocampo mister Alvini, malgrado il suo credo sia quello del 3-4-1-2, ha leggermente variato adattandolo a un 3-5-2 puro, con Varone e Radrezza che sia alternavano nel ruolo di trequartista; una soluzione che ha permesso a Rossi di aiutare tantissimo i tre di difesa, giocando molto basso; così facendo, però, mister Alvini ha anche tolto punti di riferimento al centrocampo avversario, costretto ad attaccare su Radrezza o Varone liberi di alternarsi dietro a Kargbo e a Zamparo, ma nel contempo pronti a dare una mano a Rossi in fase di copertura. Sugli esterni hanno giocato Kirwan a destra e Lunetta a sinistra, poi invertiti nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. Davanti Kargbo e Zamparo, quest’ultimo preferito inizialmente a Mazzocchi, seppur con scarsi risultati.

L’ANALISI. Nel primo tempo Kargbo ha avuto una splendida palla 44’, sull’esterno della porta, che la punta granata ha calciato bene, giustamente col piede sinistro, sul secondo palo, senza trovare però lo specchio. Ogni tanto i due attaccanti dovrebbero infatti provare a invertirsi, sia per togliere punti di riferimenti alla difesa avversaria, sia per avere qualche occasione di calciare in porta col loro piede preferito. È altrettanto vero che nella ripresa Kargbo ha avuto una palla simile, quella di Radrezza, che infatti non ha calciato di sinistro, ma se l’è messa sul destro, dribblando l’avversario, per poi segnare il raddoppio granata. Insomma, con qualche incrocio in più queste situazioni potrebbero incrementarsi a livello numerico, ma ovviamente questa non è una critica, ma una considerazione, visto che una squadra che vince 3-0 e gioca come ha giocato è assolutamente perfetta così. Contro il Monza Alvini nella ripresa non toglie subito Zamparo, ma lo fa dopo pochi minuti, dando spazio a Mazzocchi, che dimostra di avere classe da vendere realizzando un gol da grande attaccante. In questa ripresa, vorrei sottolineare la duttilità di Radrezza, per me il giocatore più talentuoso dell’attuale formazione, capace di correre per dieci, trovandosi di fianco a Rossi a raddoppiare sui portatori, per poi essere dietro alle punte a suggerire filtranti o rimanere nella zona della classica mezzala, da dove ha fatto patire il lancio pennellato per il gol di Kargbo. Il Monza ha messo in difficoltà i granata in pochissime occasioni, come sui due errori di Mota davanti Cerofolini, o sul miracolo del portierone granata su tocco ravvicinato di Colpani, per il resto, ad eccezione di un paio di calci piazzati, la difesa granata ha arginato alla grande le azioni avversarie, a volte create anche in velocità è di prima. Anche la Reggiana ha però saputo uscire tante volte dalla difesa palla al piede, secondo il DNA che ha dato mister Alvini a questa squadra, mostrando qualità e idee.

LO STRATEGA GRANATA. E’ vero che a Lecce ha subito una sconfitta epica, che resta negli annali, ma Alvini aveva una squadra in uscita dal Covid, demoralizzata per il 3-0 contro la Salernitana arrivato senza giocare la partita e di fronte aveva una squadra che potrebbe tranquillamente salvarsi in Serie A. Malgrado la clamorosa débâcle, il tecnico di Fucecchio ha saputo ridare consapevolezza nei propri mezzi alla squadra, tant’è che ha sfiorato la vittoria contro la Cremonese, venendo raggiunta solo nel finale, per poi dimostrare di essere una grande squadra contro un Monza che era venuto a Reggio per fare bottino pieno. Anche contro i brianzoli, mister Alvini non ha sbagliato nulla, avendo il coraggio di togliere, nella ripresa, a un quarto d’ora dalla fine, i due migliori in campo, Radrezza e Kargbo, per inserire forze fresche in modo da tenere alta l’intensità. Insomma, la Regia c’è e continuando così può arrivare davvero lontano… Solo il tempo ci farà capire dove, ma per ora pensiamo a salvarci.

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