Primo Piano

Diana: «Questa è una grande vittoria di squadra. Ho rischiato tanti giocatori offensivi perché volevamo i tre punti»

«All'intervallo ero molto arrabbiato perché in campo c'erano presunzione e poca concentrazione, nella ripresa invece siamo rientrati con la testa giusta. In trasferta è tutto più complicato, diversi ragazzi si sono sacrificati per la squadra»

20.11.2022 18:30

«Il campionato è questo: giochiamo in campi complicati come quello di oggi, in cui molte squadre hanno perso - sottolinea mister Aimo Diana al termine della sudata vittoria di Sassari - La Torres ha dimostrato di essere una squadra molto fastidiosa e se non sei pronto, ti può mettere in grossa difficoltà. Credo che nell’intervallo i giocatori non mi abbiamo mai visto così arrabbiato: avevo visto un po’ di presunzione, poca concentrazione e troppi tocchi e situazioni in cui ci siamo fatti infilare facilmente. Nel secondo tempo siamo entrati meglio, poi la loro espulsione ci ha agevolato anche se non era scontato che vincessimo per superiorità numerica». 

La sua Reggiana ha vinto anche perché ha rischiato con quattro attaccanti…
«Ho voluto rischiare puntando sui miei giocatori offensivi perché mi sembrava il caso di provare a vincere la partita e siamo stati bravi nel riuscirci. Poi è arrivata l’ennesima espulsione contro di noi, ma siamo comunque riusciti a trovare il raddoppio. Credo che questa sia una grande vittoria perché sappiamo che contro di noi le squadre ci mettono sempre tanto e per noi non è sempre facile mantenere alta la concentrazione».

Il presidente Salerno a fine partita le ha fatto i  complimenti perché sostiene che la Reggiana abbia vinto soprattutto per merito del suo allenatore…
«Al di là di questi discorsi, credo che abbiamo fatto una partita di squadra, sapendo che in trasferta è sempre tutto più complicato. Al contrario del primo tempo, nella ripresa abbiamo messo da parte il fioretto e la spocchia e siamo entrati con la testa giusta. Noi dobbiamo sempre provare a vincere: a volte giochi bene e non vinci come domenica scorsa col Pontedera, altre volte fai partite più sporche e porti a casa i tre punti come oggi». 

Nessuno ha tirato indietro la gamba.
«Ho visto diversi giocatori sacrificarsi tanto per la squadra, per esempio Montalto, Pellegrini, Lanini, Varela oppure giocatori come Rossi che ha fatto anche il terzino e Libutti il centrale difensivo. Questo è quello che bisogna vedere in una squadra».

Come spiega la scelta iniziale di puntare su Sciaudone e su Laezza schierato al posto di Cauz?
«Non c'è nulla di strano. Ha giocato Sciaudone perché pensavo mi servisse un giocatore con personalità in grado di andare sul terzino avversario. Laezza si merita quotidianamente il posto come tutti gli altri e l'ho messo a sinistra perché volevo un destro come Giuliano anziché Cauz in marcatura su Sanat. Si allenano tutti bene e quando ho un mezzo dubbio devo dare loro l'opportunità di giocare».

Si è visto un impatto importante da parte di chi è salito dalla panchina…
«Deve essere la normalità: chi entra deve provare a essere decisivo. Ero pronto anche a inserire D'Angelo per dare respiro al centrocampo ma non avevo più slot. Varela mi dà caratteristiche diverse quando giochiamo in ripartenza, ma deve lavorare ancora tanto per ritrovare la condizione».

Ci sono aggiornamenti sull'infortunio di Rosafio?
«Purtroppo ha subìto un indurimento dietro sul flessore. Credo e spero si sia fermato in tempo».

Questa vittoria può dare una svolta al campionato della Reggiana?
«Secondo me le svolte sono altre. I ragazzi hanno lavorato come sempre e questi tre punti danno maggiore consapevolezza alla squadra. Dopo il pareggio con il Pontedera non ci eravamo abbattuti perché sapevamo quanto è stato fatto per arrivarci. Ci piacerebbe vincere sempre ma sulla nostra strada ci sono tante squadre che dimostrano di poter dire la loro e daranno fastidio a tutti».


Vota il migliore granata in campo di Torres-Reggiana

Commenti

Girone B, i risultati della 14ª giornata. Reggiana in vetta, passi falsi per Entella e Cesena
Le pagelle di Torres-Reggiana. Lanini entra e apparecchia la tavola, Guiebre a sinistra scava un solco