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[VIDEO] Menichini: «Non abbiamo paura di nessuno, ho fiducia nei miei giocatori»

Il tecnico granata è sereno in vista della semifinale playoff contro l'Alessandria

13.06.2017 15:00

«L'attesa per questa partita è stata davvero lunga per noi e per gli avversari - ha sottolineato mister Leonardo Menichini oggi in conferenza stampa - Purtroppo avremo qualche defezione, avrei preferito avere la rosa al completo ma chi andrà in campo sono sicuro che darà il 100% e oltre».

I problemi sono tutti in difesa?
«Dietro siamo corti perché mancheranno Rozzio e Sabotic, mentre Contessa è in forte dubbio ma ho piena fiducia in chi giocherà al loro posto».

Ha le idee chiare su chi mandare in campo?
«Dieci undicesimi ce li ho in mente, vedremo dopo l'ultima sgambata di domani se riuscirò a risolvere l'ultimo dubbio. Tutti i giocatori sanno quello che devono fare quando scendono in campo, di questo sono sicuro».

L'Alessandria è un'avversaria fuori portata per la Reggiana?
«È una squadra costruita per vincere direttamente il campionato, con giocatori di categoria superiore come qualità e come ingaggio. I grigi hanno speso molto pensando di vincere subito e domani restano i favoriti ma noi vogliamo giocarci tutte le nostre chances senza paura continuando il nostro percorso che nei playoff è stato molto importante finora».

In campo assisteremo ad una sorta di Davide contro Golia?
«Chiaramente loro sono i favoriti ma in una partita secca può succedere di tutto. Il nostro motto è: rispetto di tutti ma paura di nessuno. Noi abbiamo grandi motivazioni, stiamo bene e vogliamo continuare a stupire con la nostra serenità combattiva che ci permette di dare tutto quello che abbiamo in corpo».

Come imposterà la partita?
«Vogliamo cercare di fare il nostro gioco, prendere la palla facendo girare l'avversario a vuoto nel limite del possibile. In fase di possesso poi dovremo stare attenti a non concedere loro facili contropiedi».

Si può affermare che la Reggiana sia più fresca atleticamente dell'Alessandria?
«Non credo proprio che i grigi siano in debito d'ossigeno. La Reggiana sta bene, ma i capovolgimenti di risultato con Juve Stabia e Livorno non sono solo frutto della condizione atletica ma anche del bel calcio messo in mostra dai miei giocatori».

Cos'è successo esattamente nell'ultimo mese?
«Nelle ultime partite della stagione regolare forse qualcuno ha rifiatato, poi abbiamo fatto un lavoro più appropriato per arrivare nella migliore forma possibile a questi playoff. Le motivazioni ora sono massimali e le squadra ha dimostrato di avere degli attributi importanti. L'approccio mentale fa sempre la differenza, ho lavorato molto sulla testa dei giocatiori: la mente comanda le gambe e prevale sugli aspetti tecnici e tattici».

I recenti cambiamenti societari vi hanno distratto?
«Lo staff tecnico e i giocatori sono rimasti concentrati solamente sugli aspetti legati al campo. È giusto che la società faccia le sue valutazioni e prenda le decisioni che ritiene opportune».

Il suo futuro in granata è in discussione?
«Io sono qua per cercare di vincere già da quest'anno. Sono sereno e combattivo, ogni giorno cerco di giocarmi al meglio le mie possibilità, poi è chiaro che i matrimoni si fanno sempre in due e le valutazioni finali spettano alla società. Per quello che mi riguarda sono venuto per portare avanti un discorso e se non ci riuscirò questa stagione sono pronto a farlo l'anno prossimo. I tifosi reggiani meritano la Serie B, questa è una piazza importante che si aspetta tanto da chi la rappresenta...».

Domani sera saranno almeno 2000 i tifosi al vostro seguito...
«Ho ancora negli occhi lo spettacolo sugli spalti nel doppio confronto con il Livorno e il tripudio della nostra gente veramente soddisfatta dopo la qualificazione alla Final Four. Dopo essere stato espulso, dalla tribuna ho potuto apprezzare da vicino il calore dei tifosi e l'amore per la maglia e i colori granata. La nostra gente ha capito che questa squadra pur nelle difficoltà dà sempre tutto e anche domani spenderà fino all'ultima goccia di sudore per regalare un'altra goia a chi le sta sempre a fianco».

Dieci giorni di riposo prima della semifinale poi avrete 24 ore in meno per recuperare le energie in caso di eventuale finale...
«Non è affatto giusto che Alessandria o Reggiana debbano avere meno ore riposo rispetto a Parma o Pordenone. C'erano i tempi e i modi per permettere alle due finaliste di avere un recupero uguale. Con questi caldi a fine campionato il dispendio energetico dei giocatori è veramente elevato e un giorno in più può fare la differenza...».

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