Osuji: «Dobbiamo portare pazienza ed essere costanti, questa è la ricetta per non mollare»
«Proviamo a guardare il lato positivo: ora capiremo di che pasta siamo fatti. Gli ululati razzisti nei miei confronti? Resto concentrato sul campo»
«La domenica sera e il lunedì sono le giornate piu brutte perché quando si perde uno scontro diretto scarico tutta la tensione a casa vivendo male la giornata - confessa Wilfred Osuji, centrocampista classe '90 tra i protagonsiti in campo domenica a Crema - Il match di domenica per me è difficile da commentare: guardando alla mia prestazione ovviamente non sono contento, ma la cosa bella è che da un errore si può sempre crescere. Purtroppo abbiamo pocco tempo a disposizione, quindi ci dobbiamo rimettere subito sotto».
Cosa è successo esattamente a Crema?
«Nel primo tempo la Pergolettese ci è stata superiore, nel secondo tempo invece siamo tornati in campo meglio sperando nel pareggio ma alla fine sono stati più bravi loro. Purtroppo capita di commettere degli errori: come dico sempre, i veri uomini sono quelli che sanno ammettere le proprie sconfitte e imparano da queste per ripartire».
La Reggio Audace finora ha sempre faticato con le prime nove in classifica: è un problema di testa o tecnico?
«Non è un problema di testa. Non ci dobbiamo demoralizzare per una partita persa, anzi ci deve dare forza perché ogni tanto una sconfitta serve per capire di che pasta siamo fatti».
Sette punti dalla vetta sono tanti da recuperare...
«Chi ha pazienza e chi è costante alla fine si toglie le sue soddisfazioni, quindi dobbiamo avere pazienza ed essere costanti».
Ti hanno dato fastidio gli ululati razzisti partiti dalla curva della Pergolettese?
«Quando uno gioca a calcio si deve aspettare di tutto dai tifosi e deve trovare la forza dentro di se per andare avanti...».
Era già capitato in passato?
«Sì era già successo in Serie B e ricordo bene anche una volta in C quando col Varese giocammo a Pagani. Questi episodi danno fastidio, ma per come sono fatto non mi riguardano: resto concentrato su quello che faccio in campo».
Com'è stato tornare tra i titolari un mese e mezzo dopo l'ultima volta?
«Riprendere non è mai facile ma non voglio trovare alibi: sono arrabbiato perché abbiamo perso una partita che contava molto, ora perà bisogna solo reagire subito contro il Fiorenzuola e non piangersi addosso».
Cosa ricordi della gara d'andata?
«Ricordo che avevamo corso tanto e speso tante energie. Questa sarà una settimana non strana ma di grande attenzione: il mister e i suoi collaboratori faranno in modo di preparare nel migliore dei modi la partita».
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