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Alberto Colombo traccia la strada: «A Piacenza serve il piglio della grande squadra»

21.02.2015 15:30

Alla vigilia della trasferta di Piacenza, il tecnico granata Alberto Colombo è ancora una volta maggiormente preoccupato da quello che sarà l'approccio alla partita dei suoi ragazzi rispetto alla mancanza di certe pedine in campo. «Dobbiamo confermare quanto di buono è stato fatto nelle ultime settimane - sottolinea il tecnico granata - contro il Pro Piacenza, nonostante alcune defezioni, serve il piglio della grande squadra al di là di quello che sarà il risultato finale: domani voglio vedere una Reggiana concentrata che in campo sa cosa deve fare».   Mister, sul fronte infortunati Ruopolo è l'unico dubbio della vigilia? «Sì, in base alle sue indicazioni valuteremo sino all'ultimo se schierarlo o meno. Speriamo di poterlo fare, per noi è un punto di riferimento importante». Però adesso in rosa c'è anche il suo naturale sostituto... «Petkovic è un giocatore giovane ma di qualità. Se dovesse toccare a lui scendere in campo, sono certo che darebbe un ottimo contributo alla squadra». A centrocampo rivedremo Tremolada? «In settimana ho provato Messetti, oggi Tremolada. Al primo calza meglio quel ruolo, il secondo è adattato ma ha una personalità maggiore e domenica scorsa si è messo a completa disposizione e di questo ne terrò contro nella mia scelta». De Giosa e Parola come stanno? «De Giosa non è ancora al 100% ma domani sarà in panchina: è una pedina importante pronta a scendere in campo se dovesse succedere qualcosa. Parola è ancora indietro di condizione, la sua botta non si è ancora riassorbita; forse la settimana prossima tornerà a disposizione». La squadra le è parsa concentrata durante la settimana? «Ogni tanto i ragazzi mi fanno arrabbiare e devo usare parole forti per tenere alta la tensione. Cerco di stimolarli e di farli arrabbiare affinché la domenica in campo dimostrino il loro valore. Siamo una squadra giovane che sta crescendo piano piano, certi errori nell'atteggiamento non dovrebbero capitare nuovamente». Quella di domani è una partita da vincere... «Come tutte le altre. L'unica differenza è che l'ambiente la considera già vinta, ma così non è. Non vogliamo commettere gli stessi errori di San Marino: la squadra non può sbagliare l'approccio alla gara se vuole rimanere una protagonista di questo campionato». Che avversario si troverà di fronte la Reggiana? «Il Pro Piacenza sta vivendo una situazione drammatica sul piano della classifica (8 punti di penalizzazione, ndr) poiché sul campo ha dimostrato ben altri valori: non merita di giocarsi l'ultimo posto, bensì una salvezza diretta. Nelle ultime gare i rossoneri hanno strappato risultati importanti mettendo in difficoltà squadre ben più blasonate». Il Pro Piacenza attenderà i granata nella sua metà campo? «Posso presumere che sarà così. Si copriranno bene per poi ripartire in contropiede sfruttando i due attaccanti Alessandro e Giovio assieme a Matteassi che è bravo ad abbinare le due fasi nonostante l'età. Ci servirà la giusta pazienza nell'attaccare l'avversario senza lasciare troppi spazi nelle ripartenze». Più di 100 tifosi negli ultimi giorni hanno sottoscritto la supporter card per seguirvi a Piacenza... «Non possiamo che esserene felici: giocare in casa con continuità dà una sensazione diversa, lo si è visto bene a Carrara, speriamo sia così anche domani». Una curiosità: qual è il programma di domani mattina? «La sveglia è prevista verso le 7.15 e per le 8 faremo una colazione quanto più simile ad un pranzo, cercando di immagazzinare la giusta quantità di proteine e carboidrati. Magari per qualcuno potrà risultare difficile mangiare un piatto di pasta: in quel caso cercheremo di rimediare con dei toast».

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