Settore Giovanile

Abbruscato e il ritorno in granata: «Sono emozionato. Mi piace l'idea di ripartire costruendo dal basso»

«Voglio trasmettere uno stile di vita e un metodo di lavoro in grado di sviluppare le capacità dei ragazzi. Dovremo anche creare un team vincente di allenatori»

03.07.2021 17:00

Elvis Abbruscato ritrova la Reggiana dopo averla lasciata oltre 20 anni fa per intraprendere una carriera da calciatore che lo ha portato a vestire le maglie di Verona, Livorno, Triestina, Arezzo, Torino, Lecce, Chievo, Vicenza, Pescara, Cremonese, FeralpiSalò e Fiorenzuola. Dopo una prima esperienza in panchina da vice allenatore ad Arezzo e con la Nazionale Under 18, nella prossima stagione Abbruscato allenerà la formazione Primavera della Reggiana, ma non è tutto: il club granata gli ha affidato anche il coordinamento tecnico dell'attività agonistica del Settore Giovanile.

«Per me è una grande emozione ed un onore essere qui - ha dichiarato il nuovo allenatore della Primavera - Via Agosti è stata una scuola di vita e se sono diventato un giocatore professionista è anche grazie al percorso che ho fatto qui a Reggio. Mi sento di dire che porterò la mia mentalità e il desiderio di fare calcio anche in situazioni difficili. La mia priorità è quella di dimostrare quello che ho dentro e di mettere al servizio della società e dei ragazzi che allenerò le mie conoscenze e le mie competenze».

«Ho scelto Reggio e la Reggiana perché ovviamente questi colori me li sento dentro - ha sottolineato Abbruscato - ma soprattutto perché quando prendo delle decisioni con la pancia di solito ci prendo e mi piace molto l'idea di ripartire costruendo dal basso. Per me è una sfida importante, non so dove mi porterà ma l'obiettivo è quello di arrivare un giorno ad essere un allenatore professionista confermato». La coordinazione con la prima squadra e con le altre formazioni del Settore Giovanile sarà fondamentale nel percorso che l'allenatore classe ‘81 si appresta ad iniziare: «La Primavera deve aiutare la prima squadra, cercherò di farlo con la massima voglia. Io dovrò sforzarmi di riuscire ad impattare nelle vite dei ragazzi e loro questo dovranno capirlo. Voglio portare una mentalità, un metodo di lavoro e uno stile di vita che possa sviluppare le loro capacità. L’obiettivo primario è quello di costruire un team vincente di allenatori in grado di lavorare assieme e confrontarsi dove tutti hanno le idee chiare. Questo tipo di lavoro l'ho già svolto con la Nazionale e so che è molto importante. Daremo la priorità alla creazione di un gruppo sano e forte dove ci dovrà essere grande rispetto dei ruoli, ordine ed educazione».

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