Nesta: «Con il Modena dobbiamo giocarcela alla grande, consapevoli di poter vincere. Ci manca solo un pezzetto...»
«Il derby è speciale, bisogna fare una grande impresa senza pensare agli altri campi: l'obiettivo è vicino ma ancora da raggiungere. Dovremo essere intelligenti, attaccando nel modo giusto senza scoprire il fianco. Bardi? È tornato, potrebbe giocare»
Vigilia di Reggiana-Modena carico di un ritrovato entusiasmo dopo l'exploit di Palermo per mister Alessandro Nesta, consapevole che con un risultato positivo nel derby si potrebbe mettere la parola fine alla lunga rincorsa verso la salvezza. Di fronte ci sarà un Modena a sua volta rinvigorito dall'ultimo successo che venderà cara la pelle per centrale lo stesso obiettivo.
«A Palermo ci siamo tolti un bel peso - ha ammesso Nesta - Venivamo da giorni non buoni e quanto avevamo visto in campo ci aveva preoccupato più dei risultati. Al “Barbera” abbiamo ritrovato le energie e tutto il resto, è venuta fuori una partita di gran livello».
Quali indicazioni avete tratto rivedendo la partita con il Palermo?
«Abbiamo capito che quando giochiamo è tosta per tutti. Le squadre che vengono fuori ci danno più soluzioni, ma è stata una grande partita in tutte le fasi. Ottimo anche l'impatto iniziale, dopo 10 minuti potevamo essere in vantaggio».
Lei ha mai segnato un gol come quello di Rozzio?
«Una volta ho segnato così, di stinco, in Siena-Milan. Ma il suo è più bello, pazzesco…».
A livello personale cosa ha portato a casa oltre ai tre punti?
«Nelle difficoltà si sta insieme e quando si vince si festeggia insieme: sicuramente l'attaccamento che ho con lo staff e con i giocatori è importante. Ho creato empatia con tutti».
Ha mai pensato di essere a rischio?
«So benissimo che il ruolo dell'allenatore è legato al risultato. Se avessi perso a Palermo forse mi avrebbero mandato a casa, chissà: nel mondo del calcio l'allenatore è sempre in discussione e appena inizia a perdere un po' di partite la panchina diventa a rischio».
La burrasca dopo le tre sconfitte di fila vi ha aiutato a cementificare il gruppo?
«L'ultima con il Cosenza è stata una tranvata forte che probabilmente ci ha svegliato. Quel 4-0 forse avrebbe affossato altre squadre, noi invece lo abbiamo preso come spunto per ricaricarci. Quando scendi in campo la mente deve essere libera altrimenti giocando con la paura il rendimento cala. In settimana abbiamo cercato di alleggerire un po' la testa e prendere la convinzione che non eravamo quelli visti con il Cosenza ma quelli che hanno ricevuto complimenti in giro per l'Italia. In classifica abbiamo i punti giusti, ora ci manca un pezzetto…».
Resta da fare l'ultimo passo…
«Sì, dobbiamo conquistare qualche punto, non so quanti. Passa tutto dal derby con il Modena: sarà una gara tosta, da parte nostra servirà una gran partita perché se ce la facciamo potremmo raggiungere l'obiettivo».
Vi avvantaggerà scendere in campo sapendo cosa hanno fatto le altre avversarie?
«Sì, ma il derby è speciale: dobbiamo concentrarci su di noi. Chiaramente se le altre non vincono ci fa piacere, ma non dobbiamo farci distrarre da altri pensieri perché l'obiettivo è vicino ma ancora da raggiungere».
L'occasione per chiudere i discorsi già domani è ghiotta…
«Sarebbe bellissimo centrare l'obiettivo nel derby ma per scaramanzia non dico niente, la nostra squadra è strana o forse è meglio dire folle. Dobbiamo giocare consapevoli di poter portare a casa il risultato, poi faremo altri calcoli. Siamo concentrati solo sulla salvezza perché ancora non siamo salvi».
La Reggiana in che condizioni arriva a questa sfida?
«Non ci sarà Marcandalli, Romagna è da valutare quindi decideremo la formazione all'ultimo. Il primo obiettivo è quello di salvarci, poi l'ultima partita (con il Parma, ndr) sarà una cosa a parte e vedremo come saremo messi. Ma se domani facciamo bene è quasi fatta: abbiamo lavorato tanto per essere qui, pensiamo solo a salvarci».
Giocando ogni quattro giorni ha intenzione di far riposare qualcuno?
«No. Qualcosa dobbiamo cambiarla per forza ma non credo di stravolgere la squadra o di giocare in base alla partita seguente. Penso solo al Modena».
Bardi è pronto per tornare tra i pali?
«Bardi è tornato, stiamo valutando se metterlo in campo domani».
Gestirete la partita per vincere a tutti i costi?
«Dobbiamo giocare per vincere, poi vedremo come andrà la gara. Io voglio sempre i tre punti poi ogni tanto la realtà non è quella che penso».
Che squadra è il Modena e che atteggiamento si aspetta da parte degli uomini di Bisoli?
«Non so come interpreteranno la partita, hanno cambiato allenatore e trovato un po' di entusiasmo dopo l'ultima vittoria: sono stati su e poi sono venuti giù, ma possono sognare di tornare su. Hanno vinto e sono in salute, verranno qui per fare la loro partita. Mi immagino una squadra che starà più dietro rispetto al Palermo per poi ripartire. Noi dovremo essere intelligenti e giocare la nostra gara senza scoprire il fianco, attaccando nel modo giusto senza prendere delle ripartenze».
Le statistiche dicono che il Modena non vince a Reggio dal 1950…
«Speriamo possa durare un anno in più…».
Considerata la sua esperienza nei derby, ha detto o dirà qualcosa di diverso alla squadra?
«I derby con la Lazio li soffrivo perché sono cresciuto in quell'ambiente, quelli di Milano li ho gestiti più facilmente. A Reggio sono stati Rozzio e Cigarini a inizio stagione a trasmettere ai compagni cosa significano queste pertite e adesso che siamo arrivati alla fine lo abbiamo capito pure noi. Questa è una partita speciale per la città e all'andata abbiamo perso, portare a casa il derby vuol dire portare a casa anche qualcos'altro. Abbiamo grande rispetto per l'avversario ma dobbiamo fare una grande impresa».
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