Viali: «Siamo pronti per battagliare con il Bari. Giocherà chi ha la condizione psico-fisica migliore»
«Non voglio vedere timore: la Reggiana deve ripartire dal secondo tempo con il Cosenza, servono più partecipazione e cattiveria. I biancorossi hanno trovato la continuità che ci manca. Vido? Spero recuperi. Potremmo forzare il rientro di Gondo»
Archiviato in poche ore il brutto passo falso con il Cosenza, in casa Reggiana si guarda subito al prossimo difficile appuntamento al “San Nicola” contro il Bari, avversario che fatica a vincere tra le mura amiche ma è riuscito a inanellare una serie importante di risultati utili, obiettivo che i granata tentano di raggiungere da lungo tempo.
«La sconfitta con il Cosenza è stata analizzata bene nel post partita di martedì - ha sottolineato mister William Viali a meno di 48 ore dalla sfida contro i biancorossi - Negli ultimi giorni abbiamo avuto un confronto con ragazzi e abbiamo lavorato alla grande in allenamento per andare a Bari e fare un’ottima prestazione».
Visto dagli spalti il primo tempo con il Cosenza ha tramesso molta preoccupazione: sente di avere la squadra dalla sua parte?
«Secondo me se una squadra gioca male un tempo non ci deve essere per forza un cattivo pensiero dietro. Per me il Cosenza è stato più bravo della Reggiana o noi meno bravi di loro, poi la squadra non può trovare di colpo una prestazione diversa nella ripresa. Sappiamo di avere sbagliato nei primi 45 minuti, quindi ripartiamo con le certezze viste nel secondo tempo e con la consapevolezza che bisogna fare di più come letture, partecipazione dentro il campo e cattiveria».
Fisicamente la squadra come sta?
«Rispetto all’ultima gara dobbiamo valutare chi ha avuto qualche problema come Vido e Marras. La buona notizia è che Rozzio e Gondo oggi hanno svolto metà allenamento con noi, dobbiamo valutare se recuperarli o meno.. L’unica certezza è l’assenza di Okwonkwo».
In attacco ha studiato delle soluzioni alternative?
«Speriamo fino all’ultimo di recuperare Vido, inoltre dobbiamo confrontarci anche con Gondo perché viene da un periodo particolare ma nelle ultime settimane si è allenato in maniera singola e con noi solo oggi. Rispetto al momento e alla situazione che abbiamo possiamo pensare di forzare la sua presenza confrontandoci con i medici, ma se non fosse così sfrutteremo i giocatori a disposizione senza piangerci addosso e senza cercare alibi. Saremo undici contro undici, convinti di battagliare contro il Bari».
Nell’ultimo periodo sono aumentati gli infortuni muscolari…
«Gli ultimi (Marras e Vido, ndr) non sembrano gravi, ma tocco ferro… Dobbiamo aspettare ancora un giorno. Gli infortuni di Rozzio e Gondo sono avvenuti in gara e in generale devo dire che nella prima parte del campionato non ci sono stati tanti problemi a livello fisico, ma si sono accumulati tutti nelle ultime settimane. Quando si gioca di più sappiamo che sono cose che possono capitare».
Sampirisi e Kabashi potrebbero essere della partita?
«Sampirisi è da una decina di giorni che si allena in gruppo, il dubbio negli ultimi giorni è sul ritmo gara però lui sta bene. Per quanto riguarda Kabashi il discorso è simile ma lui non ha fatto le presenze di Sampirisi nelle prime giornate e non vi è riuscito per il motivo che sapete (era fuori lista, ndr). Dobbiamo trovare il modo di fargli accumulare dei minuti e portarlo in condizione di giocare una gara: vedremo se ci riusciremo prima della sosta, altrimenti durante la pausa (tra due settimane, ndr) serviranno delle gare in famiglia o delle amichevoli per chi come lui e Pettinari ha bisogno di mettere più minuti nelle gambe».
A Bari preferirebbe vedere una Reggiana ordinata tatticamente o una squadra pronta a offrire la giusta risposta sin dal primo minuto?
«Vorrei vedere la Reggiana del secondo tempo di martedì perché bisogna ripartire da quella prestazione e convinzione. Non voglio vedere timore ma una squadra coraggiosa che non subisce la partita e che gioca in maniera più ordinata rispetto a quanto si è visto nel primo tempo con il Cosenza. Sicuramente quella partita ci ha sporcati, ma resto convinto che il risultato sia determinato dall’atteggiamento».
Esattamente che tipo di coraggio chiede alla Reggiana?
«Voglio coraggio in tutte le fasi, quando si ha la palla o si è senza. La sconfitta con il Cosenza rompe le scatole per il percorso, ma nel primo tempo mi ha infastidito la sensazione di non avere dato tutti noi stessi e di essere sembrati timorosi quando dovevamo apparire aggressivi. Nelle difficoltà io chiedo coraggio: bisogna tenere botta e ripartire senza condizionare il risultato. Tutto questo ci porta ad avere l'atteggiamento giusto».
Il Bari di mister Longo che squadra è?
«È una squadra costruita per fare un campionato importante e sta dimostrando continuità di risultati notevole. I biancorossi hanno trovato quella continuità che in Serie B alla fine paga. Giocano in modo ben definito, che varia in certe situazioni, inoltre hanno qualità nei singoli. Voglio vedere una Reggiana che gioca con consapevolezza, convinta di creare determinate situazioni. Se ci sarà da soffrire, soffriremo… Ma dovremo colpire anche i loro punti deboli».
Nel determinare chi scenderà in campo farete i conti anche con la stanchezza dei giocatori, rilevata in base ai dati in vostro possesso?
«A Bari dovremo sbagliare il meno possibile e faremo tutte le analisi del caso per mandare in campo chi ha la condizione psico-fisica migliore possibile. Sabato incontriamo un avversario complicato e non possiamo concedere nulla, quindi terremo in considerazione tutto: tattica, condizione fisica e psicologica».
Nel turno infrasettimanale ci sono stati 9 pareggi su 10 gare: questo equilibrio quasi anomalo la sorprende?
«Non c’è mai stato un equilibrio del genere in Serie B, e come dicevo prima del Frosinone ogni gara sposto tantissimo. Per questo motivo ci vuole grande equilibrio anche nel vivere le situazioni: in questo momento siamo a tre punti dai playoff e dopo ogni gara può cambiare tutto. Dopo la vittoria con il Frosinone non bisognava pensare di avere risolto tutti i problemi, ora la classifica è quasi uguale ma bisogna restare svegli perché quello che paga è la continuità e noi vogliamo andarla a cercare partendo dalla gara di sabato».
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