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Fiamozzi: «Sensazioni positive, ma c'è tanto da lavorare. Sono contento di avere ritrovato il mio ruolo naturale»

«I gol subìti? Sicuramente evitabili, dovremo analizzarli per bene. L'entusiasmo è buono, la voglia di fare non manca e l'atteggiamento è giusto: ora dobbiamo continuare a spingere. In squadra ci sono tanti giovani forti, ma devono crescere»

07.08.2023 12:30

Prima gara ufficiale della stagione 2023/24 e prima maglia da titolare per Riccardo Fiamozzi: il terzino classe ‘93 - che ha indossato la fascia di capitano al braccio dopo l’uscita di Cigarini - ha percorso in lungo e in largo la corsia destra e quella sinistra nel rotondissimo successo della Reggiana sul Pescara in Coppa Italia.

«Il risultato è ampio ma c'è ancora tanto da lavorare - ha spiegato il giocatore ex Empoli a fine gara - Siamo un gruppo nuovo che si sta formando. L'entusiasmo è quello buono, la voglia di fare c'è e l'atteggiamento è giusto quindi dovremo continuare a spingere e a conoscerci sempre meglio tra di noi e con lo staff».

I due gol subìti da cosa derivano?
«Non è colpa della gambe pesanti e neanche della testa, sicuramente erano due reti evitabili e dovranno essere analizzate per bene. Il primo gol nasce da un errore nostro in uscita, il secondo dovrei rivederlo però ricordo che era dalla mia parte. Sicuramente possiamo migliorare la pressione forte sulla palla».

Come giudichi la tua prestazione?
«Penso sia buona, io mi sento bene: dal punto di vista atletico ho lavorato duramente e non ho mai saltato un allenamento. Col passare delle settimane starò sempre meglio».

Avere svolto il ritiro per intero ti ha dato una mano?
«Sicuramente. I sei mesi da svincolato nella passata stagione sono stati duri ma sono sicuro che mi serviranno: un giorno li ricorderò per un determinato motivo…».

Nello schema di Nesta ora occupi il ruolo di terzino e non quello di quinto come nella scorsa stagione…
«Ho sempre giocato come terzino, prevalentemente a destra, quindi sono contento di essere tornato a occupare il mio ruolo naturale».

Pensi che la rosa della Reggiana sia ancora incompleta?
«Magari numericamente davanti sì, ma sono discorsi che non mi competono».

Che tipo di campionato vi aspetta?
«Le sensazioni sono positive, il gruppo è unito e sereno e non manca l'entusiasmo. In squadra abbiamo tanti ragazzi giovani con talento e qualità ma devono crescere e so che lo faranno dal punto di vista caratteriale. Dovranno riuscire a capire i momenti della partita».


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