Viali: «Primo tempo giocato male e con un certo timore. Nella ripresa la Reggiana avrebbe meritato il pareggio»
«Bisogna rimanere lucidi e compatti senza perdere la testa. La pressione del Cosenza in avvio ha avuto la meglio sul nostro palleggio, ma nella ripresa non c’è stata partita... Vido ha chiesto il cambio, ho tolto Marras per non rischiarlo»
«È stata una partita a due facce - sottolinea rammaricato mister William Viali nell'immediato post partita di Reggiana-Cosenza in sala stampa - Il primo tempo è stato giocato male e il Cosenza ha fatto bene nel pressing mentre noi ci siamo fatti prendere dall’ansia: diversi singoli hanno perso lucidità e sbagliato tanto tecnicamente. Nell’intervallo ci siamo confrontati e siamo rientrati in campo facendo la partita che volevamo. Quindi direi che alla fine è stato un tempo a testa e un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma non siamo riusciti a trovare il gol. Ho la sensazione che appena andiamo sotto perdiamo facilmente lucidità ma ho detto ai giocatori che durante il campionato ci sono momenti del genere e non dobbiamo sporcarci la partita perché queste situazioni possono succedere».
Bisogna riparte dalla ripresa e da quanto visto nel forcing finale?
«Sì. Abbiamo sbagliato tanto nel primo tempo ma nella ripresa la squadra ha dato la sensazione di voler fare gol a tutti i costi. Non ci siamo riusciti ma l’importante è rimanere lucidi, compatti e ordinati senza perdere la testa in certe situazioni di partita. Alle spalle abbiamo un lavoro di tre mesi e sappiamo che la squadra può fare bene, come appunto ha dimostrato nella ripresa. Bisogna imparare a star dietro alle difficoltà e migliorare in quello in cui non siamo bravi. Il campionato è lungo ma quello che non mi piace è il dover giocar male un primo tempo dimostrando un certo timore: se giochi col rischio di non sbagliare, sbagli due volte…».
La squadra in certi momenti è sembrata quasi spezzata in due…
«Non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Quando questo succede, la responsabilità principale è del’allenatore perciò probabilmente sono stato poco chiaro. Non dobbiamo comunque perdere lucidità e tranquillità. Nel primo tempo abbiamo fatto male, ma c’è anche da dire che non abbiamo concesso tanto. L’importante è sempre rimanere in partita perché in campionato capitano gare del genere e dobbiamo essere bravi a non farci condizionare dalle difficoltà della gara».
La squadra nel primo tempo ha fatto un po’ di confusione: come giudica l'atteggiamento dei suoi giocatori?
«Se abbiamo fatto fatica, vuol dire che l’atteggiamento non è stato fatto bene. Non credo ci sia stata superficialità, ma sembravamo spaventati e condizionati dalla gara. Dobbiamo confrontarci e lavorare su quest’aspetto perché non faremo partite perfette e nelle difficoltà dobbiamo gestire meglio certe situazioni. Ogni tanto ci siamo spezzati e nel primo tempo ci hanno condizionato certi duelli in cui siamo usciti spesso perdenti».
Nel secondo tempo la reazione c'è stata, ma è sembrato comunque di vedere una Reggiana poco pericolosa…
«Abbiamo messo diversi cross in area e dribblato mettendo qualità nelle nostre scelte. Quando giochi con difese così basse le uniche soluzioni sono cross, dribbling e tiro da fuori: non hai tante altre carte da giocare. La squadra ha fatto vedere una ripresa qualitativa però sul primo tempo dobbiamo migliorare».
Il Cosenza di Alvini vi ha colti di sorpresa?
«Il loro atteggiamento tattico era proprio quello che mi aspettavo. Nel primo tempo ha vinto la loro pressione rispetto alla nostra voglia di uscire nel palleggio. Nella ripresa invece non c’è stata partita e il pareggio sarebbe stato il risultato più corretto, anche se sono evidenti le difficoltà che abbiamo avuto nel primo tempo e che abbiamo già palesato in questo inizio di stagione».
È mancata un po’ di qualità nei passaggi?
«Per uscire dalla pressione devi avere il coraggio di giocare, ma in questo siamo stati poco puliti e poco coraggiosi».
La sostituzione di Marras è legata a qualche problema di nervosismo?
«Marras è un sempre nervoso e sappiamo che giocatore è. Nell’intervallo si è lamentato di un fastidio ma nonostante questo è voluto rientrare in campo per la ripresa. A un certo punto l’ho visto toccarsi e da lì l’ho sostituito. Lo avrei fatto in ogni caso perchè volevo comunque cambiare qualcosa. Lo stesso discorso vale per Vido che ha chiesto il cambio nell’intervallo dopo aver sentito un leggero fastidio».
Lei ha già dimostrato di saper lavorare nelle turbolenze…
«In Serie B c’è un equilibrio clamoroso e tutte le squadre sono coinvolte: ormai sono diventato esperto e navigato di questa categoria. L’anno scorso a sette partite dalla fine a Cosenza eravamo quasi morti, mentre due giornate dopo eravamo ai playoff. Bisogna imparare a starci dentro ed essere sempre convinti in quello che si fa, cercando sempre di migliorare».
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