Diana: «C'è voglia di ricominciare. Abbiamo bisogno di giocare e trovare continuità per crescere»
«I tifosi mi hanno dato la carica. Ho tanta voglia di entrare allo stadio e vedere i ragazzi in campo. Il Montevarchi? So che ci metterà in difficoltà ma siamo pronti per affrontarlo»
«Finalmente ci siamo. Giocare di lunedì sera per noi è già un’attesa lunga, però va bene così perché questo dice il calendario – ha sottolineato Aimo Diana alla vigilia del debutto casalingo contro l'Aquila Montevarchi – Avremo bisogno ancora di un po’ di tempo per trovare la giusta amalgama, ma è così per tutti. Ho visto i ragazzi in miglioramento, adesso siamo al 65-70% della condizione e continueremo a crescere. Ci sono squadre che all’inizio sono più pronte di altre, e lo vediamo anche in Serie A. Però guardando alle prime gare del nostro girone, ho visto che c’è tanto equilibrio…».
I risultati arrivati ieri dalle prime gare del girone B l’hanno sorpresa?
«Ho visto sia l’Entella che il Pescara: hanno giocato delle gare molto combattute dove la condizione atletica ha cambiato le dinamiche dell’incontro ma hanno portato a casa entrambe il risultato che volevano. Noi abbiamo veramente bisogno di giocare con continuità parecchie partite una dietro l’altra: vedo la squadra un po’ come mio figlio, spero che arrivi pronta al momento della socialità. La cosa sicura è che tutti stiamo lavorando per portala lì».
Quanto può pesare la sconfitta della scorsa settimana a Piacenza?
«Sinceramente non ci ho pensato più di tanto. Abbiamo analizzato il k.o. di Piacenza e ci siamo dati dei motivi. Sappiamo che dobbiamo migliorare e siamo consapevoli di cosa cerchiamo e che ci vorrà del tempo per raggiungere l’obiettivo».
Ha dei dubbi di formazione in vista di domani sera?
«Ogni allenatore ce li ha, ma chiaramente 7-8 giocatori li ho ben presenti. In questo momento dobbiamo valutare chi sta meglio o peggio e forzare certe situazioni per far trovare la condizione giusta a determinati giocatori. È importante tenere a mente che questa squadra ha bisogno di trovare continuità, giocando cinque o sei partite di fila».
Ha già scelto il modulo?
«Un giocatore mi può far cambiare modulo in un modo o nell’altro: domani risolverò questo dubbio. Diciamo che sulla fase difensiva abbiamo un’idea precisa, poi le cose possono cambiare da come decidiamo di sviluppare la manovra in avanti. Resto comunque dell’idea che abbiamo una squadra duttile che può variare molto durante la partita».
E’ curioso di vedere all’opera i suoi ragazzi?
«Sì, ho tanta voglia di entrare nello stadio e vedere i ragazzi in campo. Le partite con i tre punti in palio, con tutto il rispetto per la Coppa Italia, portano un qualcosa in più».
Che avversario attende la Reggiana? L’Aquila Montevarchi ha la rosa più giovane del girone…
«Sappiamo che di fronte avremo una squadra che fa un bel calcio ed è ben organizzata. Abbiamo grande rispetto per loro e per tutte le altre avversarie. Sono certo che ci metteranno in difficoltà ma siamo pronti: dovremo mettere in campo la giusta mentalità e perseveranza».
Oggi sono venuti a salutarvi circa una trentina di tifosi a Cavazzoli…
«Sono felice che siano arrivati. Eravamo molto concentrati e quasi non li abbiamo salutati ma hanno certamente alzato il livello dell’allenamento. Mi hanno dato la carica».
La prevendita sta facendo registrare numeri importanti: potrebbero esserci quasi 5mila spettatori allo stadio…
«Mi manca molto questo aspetto. Chiaramente crescono le responsabilità, ma noi dobbiamo restare forti nel lavoro che facciamo senza passare per dei fenomeni. Dobbiamo portare avanti le nostre idee anche se le cose non vanno come vogliamo. So bene che in un mese e poco più è difficile levare le scorie della passata stagione alla squadra e all’ambiente, ma stiamo lavorando per trovare la nostra unicità. Non dobbiamo però dimenticarci che nulla ci è dovuto».
Il mercato potrebbe influenzare nuovamente le sue scelte?
«C’è una società che mi mette al corrente se ci sono situazioni particolari sui nostri giocatori e in questo caso difficilmente saranno utilizzati. Ad oggi non ci sono situazioni di questo genere: tutti i ragazzi sono a disposizione ad eccezione di Marchi e Favale che domani dovranno scontare un turno di squalifica».
Come giudica la partenza di Varone?
«Ci siamo salutati e ringraziati a vicenda. Ivan è un ragazzo per bene che ha vissuto l’ultimo mese in maniera non facile, con molti pensieri per la testa. Io ho cercato di dargli una mano rassicurandolo sul fatto che se fosse rimasto saremmo stati contenti di averlo con noi. Ci sono stati anche dei momenti di nervosismo ma abbiamo risolto tutto faccia a faccia. La sua scelta di andare in Grecia è coraggiosa, ma ha l’età giusta per prendere questo tipo di decisioni. Io ho giocato in Svizzera a fine carriera e posso dire che il calcio esiste anche al di fuori dell’Italia ed è molto interessante: questa esperienza potrà servirgli per crescere ulteriormente e dargli visione internazionale».
L’arrivo di Cigarini porta tanta qualità a centrocampo…
«La società ha fatto un grande sforzo. Sono convinto che Luca sia un grande valore aggiunto, in più è contento di giocare nella sua città e potere darci qualcosa. Non è al top della condizione ma sta lavorando bene con noi a parte qualche cosa a parte: domani verrà in panchina assieme a Sciaudone. Entrambi sono mentalmente prontissimi e secondo me non tarderanno molto ad arrivare».
È quindi verosimile attenderli per il derby del 6 settembre?
«Avranno un’altra settimana di lavoro sulle gambe quindi credo che possano farcela anche dall’inizio per la sfida con il Modena».
In molti si chiedono se Cigarini possa davvero convivere con Rossi…
«I giocatori forti e intelligenti giocano sempre insieme e uno non esclude l’altro. Io sono contento di avere entrambi».
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