Alvini: «Con il Carpi mi aspetto una gara bloccata e poco spettacolare, c'è tanta posta in palio»
«Giocare nel giorno del Centenario sarà straordinario. Rodriguez? Non può stare qui chi non è felice di indossare la maglia granata»
Alla vigilia del turno infrasettimanale contro il Carpi, mister Massimiliano Alvini vuole archiviare il pareggio maturato a Fano domenica e guardare alla prossima sfida con fiducia: «La prestazione c'è stata, la squadra ha avuto idee e voglia di vincere, è mancato solo il gol. Meritavamo i tre punti, abbiamo buttato via la partita per scarsa lucidità con tante occasioni, dobbiamo lavorare sulle conclusioni; il gol annullato a Spanò ad inizio gara poi era regolare, c'è solo il rammarico per non averla vinta».
Mister, come mai Rodriguez ha voluto svincolarsi?
«Non ci sono stati screzi o litigate, il giorno dopo la vittoria con il Sudtirol il suo procuratore ha comunicato al ds Tosi la volontà del giocatore di andarsene quanto prima: a quanto pare non riteneva qui di divertirsi, non era la sua piazza, non era per lui la strada che voleva fare».
Una richiesta inaspettata...
«Ci ha colto completamente di sorpresa, quando la Reggiana era prima in classifica dopo quattro giornate di campionato dove lui era protagonista in assoluto, ha sempre giocato, era al centro del progetto, per noi era considerato importantissimo. La Reggiana viene prima di tutto, questa squadra è fatta di uomini veri che hanno sposato la causa granata: se qualcuno non è contento di giocare qui nell'anno del Centenario, per di più da protagonista, è giusto che non rimanga».
Ora l'attacco ha gli uomini contati?
«La decisione di Rodriguez ci ha messo in difficoltà, anche perchè la finestra di calciomercato è chiusa, poteva dircelo prima se la sua idea era già quella di non restare alla Reggiana. Sicuramente abbiamo bisogno di un rinforzo, Scappini non sta nemmeno benissimo e domenica ha giocato perché Rodriguez aveva chiesto di andare via: il mercato di gennaio è lontano e il problema è trovare ora un giocatore pronto».
Per la sfida al Carpi c'è qualche giocatore acciaccato?
«Cercheremo di mettere in campo la migliore formazione possibile, ma siamo usciti da Fano domenica con qualche problema fisico, in particolare a Lunetta e Libutti. Ci siamo allenati lunedì mattina e abbiamo fatto un quadro clinico, oggi rivalutiamo alcune situazioni».
Pensa che il Carpi sia tra le favorite per la promozione?
«Affronteremo una squadra fisica, strutturata, di corsa e qualità che ha tutto per arrivare nei primissimi posti del campionato insieme a Padova, Vicenza, Triestina e FeralpiSalò. E' una big, per i giocatori che ha e per la categoria che ha disputato l'anno scorso».
Che partita si aspetta domani sera?
«Non mi aspetto una partita spettacolare, sarà molto bloccata e tattica perchè la posta in palio è tanta e si gioca dopo tre giorni. Il Carpi ha avuto un giorno in più di preparazione, mentre noi no perchè il Fano non ha accettato l'anticipo al sabato, ma non è un alibi. Sarà comunque una partita di spessore dove si affrontano due squadre forti, sarà importante fare le giuste letture durante i 90 minuti».
Domani poi è anche il giorno del Centenario granata...
«Mi fa molto piacere essere l'allenatore della Reggiana nell'anno del Centenario. Domani non sarà una partita come un'altra, giocare nel giorno del Centenario è qualcosa di straordinario che io porterò dentro per molto tempo, così come per chi ama questo sport e per chi gioca per la Reggiana».
Sente l'affetto dei tifosi?
«Sì, io sono felicissimo e orgoglioso, sono proprio innamorato e provo un sentimento di grande gioia. Non può stare qui chi domani non è felice di giocare ed indossare la maglia della Reggiana: ci proveremo con tutti noi stessi a fare risultato, per regalare a tutti i tifosi una giornata indimenticabile».
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