Diana: «Non eravamo la solita Reggiana. A volte ci sentiamo invincibili ma non è così, dobbiamo ricompattarci»
«Ho visto una squadra distratta e poco concentrata, dovevamo fare meglio contro una Carrarese tosta e libera mentalmente. Una nota positiva? Non avere subìto gol. Dietro spingono, ora riposiamoci e prepariamoci bene per la gara di Pesaro»
Aimo Diana non si nasconde dietro frasi banali e mette subito in chiaro che il pareggio strappato dalla Carrarese non è un risultato soddisfacente, soprattutto perché in campo si aspettava di vedere una Reggiana diversa. Ma allo stesso tempo, come ripete da lungo tempo, sa benissimo che la stagione è ben lontana dai titoli di coda…
Mister, questo pareggio le lascia l'amaro in bocca?
«Rischio di essere banale ma posso dire che non è stata una buona gara e si poteva fare meglio ma vincere oggi sarebbe stato complicato perché non eravamo la solita squadra. Eravamo un po’ distratti e troppo lunghi, tant’è che i giocatori stessi mi hanno detto che non riuscivano ad alzare la palla. Sono scuse a cui bisogna dare il peso giusto. Dovevamo fare meglio contro una Carrarese tosta che ci ha messo in difficoltà e che era più libera mentalmente. Detto ciò, queste partite dobbiamo comunque farle nostre anche solo con un episodio a favore. Portiamo a casa un punto ma sappiamo che il campionato non è finito. Forse abbiamo speso molte energie fisiche e mentali. Domani ci riposiamo ma da martedì si torna a lavorare in vista della gara di domenica».
Si aspettava un apporto diverso dai giocatori saliti dalla panchina?
«Onestamente volevo cambiare già a fine primo tempo ma poi non l’ho fatto. Eravamo un po’ sporchi non sull’atteggiamento, ma con qualche nervosismo di troppo. A volte ci sentiamo invincibili ma non è così: dobbiamo cercare di ricompattarci. Dietro spingono quindi prepariamoci bene per la prossima partita».
Sono maggiori i meriti della Carrarese o i demeriti della Reggiana?
«Noi abbiamo sbagliato molto. Giocatori come Kabashi in campo dall’inizio sono entrati un po’ nervosi ma anche chi è subentrato nella ripresa ha dato qualcosa in meno del solito seppur con meno tempo a disposizione».
Partita con contrasti ruvidi e a volte non fischiati...
«A volte sembra che si fischino falli al contrario. È un peccato perché le palle inattive sono importanti e ti danno un’ottima possibilità. Dobbiamo comunque stare attenti a certe ammonizioni stupide, vedi Kabashi che a un certo punto si è innervosito e non deve cadere in certe trappole. Detto questo, faccio i miei complimenti alla Carrarese che ha fatto un’ottima partita».
Pellegrini e Lanini hanno faticato molto là davanti…
«Loro mi parlavano di problemi di traiettoria, ma sono solo scuse. Pensiamo a recuperare bene e a riprendere il nostro lavoro da martedì».
Pensa che siano state spese troppe energie a Cesena?
«Non è una scusa per il pareggio di oggi. Vorrei rivedere meglio la partita: credo che siamo stati distratti e poco concentrati. Abbiamo sbagliato spesso anche il passaggio in profondità che di solito sappiamo fare bene. In ogni caso, ci prendiamo il punto consapevoli che ogni gara è a sé. Anche a Pesaro sarà un’altra partita e ci sarà da mettere la “garra” giusta. Prepariamoci bene».
C'è un bicchiere mezzo pieno in questa partita?
«Intanto non abbiamo preso gol. La difesa si è comportata bene, mentre abbiamo spinto poco sugli esterni e abbiamo creato poca superiorità numerica e questo per noi è stata una difficoltà. Ho preferito cambiare qualcosa a centrocampo e in avanti ma non è servito. È chiaro che vuoi sempre vincere la partita e più passa il tempo e più c’è il rischio di perderla perché sei portato ad attaccare, invece lì bisogna essere bravi a gestirla. Io stesso a fine primo tempo ho detto ai ragazzi che era importante non prendere gol per non compromettere l'incontro. Sotto questo punto di vista la squadra si è dimostrata matura».
Dal punto di vista fisico almeno non ci sono stati problemi…
«Niente di particolare. Ho fatto giocare Cigarini 50 minuti nella speranza che inventasse qualche giocata ma oggi non è andata. Nardi è stato un po’ sporco su alcune palle e forse non ha recuperato un po’ di forze. Spero che in settimana ci sia la possibilità di farlo».
La chiave di volta del campionato sarà lo scontro diretto contro l’Entella tra due settimane?
«Lo dicevamo anche prima di Cesena ma in realtà non è stato fatto ancora nulla. L’Entella è sempre stata forte come noi e il Cesena: oggi ha vinto contro l’Ancona mentre noi ad Ancona abbiamo avuto 10 palle gol che non abbiamo sfruttato. Detto questo, noi viviamo domenica per domenica. Se pensiamo già all’Entella, ci arriviamo fritti».
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