Eberini: «Questa vittoria è solo un gradino in salita, ne restano ancora tanti da scalare...»
Il commento del tecnico granata dopo la vittoria sul Fano
«Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, c'è poco da dire - il commento sintetico in sala stampa di mister Sergio Eberini - Non dobbiamo pensare di avere fatto chissà cosa, dovevamo giocare così e basta. In settimana siamo andati alla ricerca delle motivazioni giuste e oggi si sono visti i risultati in campo».
Questa vittoria è un punto di partenza?
«No, è solo un gradino in salita e ce ne sono ancora tantissimi da scalare...».
Potete inziare a pensare subito al Pordenone...
«Domani mattina ci rilassiamo un attimo in allenamento e da domenica cominceremo a pensare anche a loro. L'importante è che stasera restiamo sereni perché abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Il presidente ci ha stimolato ulteriormente nello spogliatoio e siamo contenti anche per lui».
Vi sentite più leggeri?
«I ragazzi sono contenti, ma possiamo anche fare di più un passo alla volta. Ci esprimeremo meglio quando ci sarà maggiore serenità anche in difesa».
Cesarini sta bene?
«Ha preso una botta alla caviglia, ma non dovrebbe essere grave. Zoppicava allora abbiamo deciso di cambiarlo».
È tornato il vero "Mago"?
«Ha fatto una grande partita, dando un contributo enorme in fase difensiva e offensiva altrimenti non saremmo qui a parlare di vittoria».
La coppia inedita Crocchianti-Panizzi non ha deluso...
«Sono stati encomiabili, hanno fatto tutto quello che dovevano fare. Qualche errore c'è stato, ma a cercare di vincere si rischia sempre».
C'è qualcosa che non vi è piaciuto?
«No, il riassunto della partita è semplice: abbiamo fatto le cose giuste, attaccando con pazienza però dobbiamo ancora lavorare e migliorarci».
Perché siete passati dal 4-4-2 al 4-3-3 nella ripresa?
«Ci avevano fatto qualche imbucata tra i due mediani e abbiamo voluto giocare meno sull'ampiezza mettendo maggiore densità a centrocampo. Ci sono andate bene le cose che non hanno funzionato a Gubbio, il calcio a volte è proprio strano...».
Si aspettava un Fano così?
«Sì. Probabilmente ha più problemi di noi, di natura tecnica più che di testa».
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