Reggiana, cura il mal da trasferta e inizia a sognare
I numeri parlano chiaro e non c'è bisogno di complicate analisi di dati e statistiche avanzate: il problema principale della Reggiana targata Colucci risiede principalmente nel bilancio negativo in trasferta. I granata viaggiano a vele spiegate fra le mura del "Città del Tricolore": sette vittorie in otto gare disputate in casa è l'incredibile ruolino di marcia, con 14 gol fatti e uno solo subito (contro il Fano a risultato già acquisito). In tutta la Lega Pro nessuna squadra ha fatto meglio. Per comprendere meglio la forza che questa formazione è in grado di sprigionare davanti al suo pubblico basta controllare a quando risale l'ultimo k.o. interno: 22 novembre 2015 contro il Pordenone (vera e propria bestia nera per la Reggiana). Stona il pari a reti bianche contro il Santarcangelo alla 4ª giornata per raggiungere la perfezione, mentre lontano da Reggio sono solo 8 i punti raccolti sui 21 disponibili nelle sette trasferte affrontate finora. Una situazione paradossalmente opposta rispetto a quella dello scorso anno, quando la Reggiana di Colombo dopo 15 giornate dei 24 punti in classifica (5º posto) ne aveva raccolti ben 15 (4 vinte, 3 pareggi, 1 sconfitta) esterni. Quella tracciata da Bruccini e compagni però era la strada giusta, poiché è proprio con un bilancio positivo fuori casa che si costruisce la vittoria di un campionato: il Cittadella nel 2015/16 dei 76 punti finali ne ha accumulati 40 in trasferta; 35 l'anno prima il Teramo. Un problema di personalità, più che tecnico o tattico: mister Colucci ha sottolineato che la mentalità dei giocatori è difficile da allenare ma non per questo rinuncerà dal provarci. Riconoscere i propri limiti è il primo passo verso il superamento degli stessi e la filosofia della calma predicata dalla dirigenza granata è sinonimo di intelligenza e non potrà che aiutare la squadra a maturare se e quando arriverà un momento buio durante la stagione. Una volta superato lo scoglio delle gare in trasferta, bisognerà porre rimedio anche l'altro deficit che si è palesato in questi primi mesi: il bilancio degli scontri diretti. Bassano, Pordenone e Padova (non a caso in trasferta) sono le tre pagine nere di questo girone d'andata e, purtroppo per i colori granata, rappresentano tre concrete concorrenti per la promozione. L'unico sorriso è arrivato contro la sorpresa Sambenedettese, mentre FeralpiSalò e Parma ci aspettano dietro l'angolo: sarà bene centrare il bottino pieno in questi scontri diretti poiché il grande equilibrio del nostro girone è assai probabile che porti ad una classifica finale con molte squadre appaiate nei piani alti della classifica...
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