Le calciatrici Casale, Lenzini e Baccanti assieme al pro rettore Verzellesi e alla docente Morlini
Settore Giovanile

Il Settore Femminile di AC Reggiana continua a crescere: presentati i progetti in collaborazione con Unimore e K-Sport

A Palazzo Dossetti il club granata ha illustrato i progetti sportivi e formativi che sta portando avanti e che accompagnano la crescita del Settore Femminile, in pochi anni passato da una trentina a più di 150 ragazze

16.10.2024 18:00

È stato presentato nella mattinata di oggi, presso la sede dell’Università di Modena e Reggio Emilia in viale Allegri, il Settore Femminile di AC Reggiana. Insieme al progetto sportivo, con i dirigenti granata e le preziose figure di supporto, sono stati esplorati i progetti formativi che accompagnano l’attività in campo delle atlete. Nella stagione in corso, oltre alla Prima Squadra in corsa nel campionato di Eccellenza, la Società ha confermato il proprio impegno nel calcio femminile rafforzando il Settore Giovanile che ad oggi conta oltre 150 ragazze in attività nelle squadre Juniores, Under 17, Under 15 e Under 12, che si allenano e giocano su diversi campi cittadini. In aula erano presenti anche Massimo Milani (direttore DISMI Unimore), Alberto Guidetti (presidente e CEO di K-Sport) e una rappresentanza della Prima Squadra femminile composta da Giovanni Ferrari (responsabile organizzativo della Prima Squadra), Andrea Bazzini (allenatore Eccellenza e responsabile tecnico del Settore Femminile) e le calciatrici della Prima Squadra, Francesca Lenzini, Giorgia Casale e il capitano Marta Baccanti.

«La Reggiana cresce nel calcio femminile, dove cinque anni fa è partita con 36 ragazze e ora ne conta oltre 150 con anche una Prima Squadra in Eccellenza – ha dichiarato il vicepresidente e direttore generale della Reggiana, Vittorio CattaniPer questo ringrazio le nostre ragazze e tutti i nostri collaboratori che hanno creduto, insieme ai nostri sponsor, in questo progetto. Attorno alle squadre del Settore Femminile non si sviluppa solo un progetto sportivo, ma anche un percorso educativo e formativo volto alla loro crescita ed essere oggi in Unimore a presentare la squadra femminile ne è il compimento». «Il nostro Settore Femminile è da considerarsi come un ariete, che ha il chiaro intento di sfondare quel muro di pregiudizi, convenzioni, ostacoli che da sempre impediscono al calcio di diventare uno sport diffuso anche nell'universo femminile – ha aggiunto Francesco Criscuolo, dirigente responsabile Settore Femminile AC Reggiana – Ho sempre trovato terreno fertile in questo Club e per questo ringrazio tutti i vertici societari. Questo è un primo passo, ma come tutti i primi passi, aprirà un lungo cammino, ci auguriamo ricco di soddisfazioni».

«Da anni K-Sport si impegna con passione per fornire soluzioni all’avanguardia nel miglioramento delle performance sportive con strumenti che fino ad oggi sono stati applicati prevalentemente allo sport d’élite. Siamo orgogliosi di essere coinvolti in nuovi progetti con Reggiana, cosa che rappresenta per noi un importante riconoscimento delle nostre competenze e capacità tecniche – ha detto Valentina Basiricò, responsabile amministrazione e risorse umane di K-Sport – Siamo convinti che l’integrazione delle nostre tecnologie nello sport femminile sia un passo fondamentale verso un futuro in cui si possa garantire alle atlete il massimo livello di monitoraggio con lo scopo di consentirle di esprimere il loro massimo potenziale. Con questa solida convinzione, K-Sport è da dieci anni partner della Nazionale italiana di calcio femminile». 

Le parole di Isabella Morlini, docente Unimore e responsabile del progetto dedicato agli studenti-atleti: «Siamo molto gratificati dal fatto che quest’anno due atlete della Reggiana abbiano scelto di partecipare al nostro progetto ‘Unimore Sport Excellence’, il percorso di dual career iniziato nel 2017 in accordo con il CONI Nazionale, che riconosce lo status di studente-atleta a chi pratica sport ad alto livello ed ha l’obiettivo di consentire ai ragazzi di conciliare al meglio lo studio nel periodo universitario con la carriera agonistica sportiva». «Formazione universitaria e sport rappresentano davvero due potenti fattori di coesione sociale - ha sottolineato nel suo intervento il prorettore di Unimore, Giovanni Verzellesi - Saluto, quindi, con molto favore le collaborazioni che continuano a svilupparsi a diversi livelli tra Reggiana e Unimore, per l’impatto amplificato che possono produrre sulla società, in termini di inclusione e di riduzione delle disuguaglianze e dei pregiudizi».


 

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