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Viali: «C'è un po' di rammarico, ma con il Genoa siamo stati dentro la partita e abbiamo fatto quello che volevamo»

«La Reggiana ha avuto coraggio e crede in quello che fa, ma deve continuare a lavorare e le cose da migliorare sono tante. Cavallini e Ignacchiti titolari? Chi ho visto più pronto, gioca. Portanova è un giocatore importante e ha grande entusiasmo»

10.08.2024 00:30

«Partiamo dal presupposto che perdere la partita e non passare il turno ci fa male - ha dichiarato mister William Viali dopo il k.o. di Genova in Coppa Italia - Al di là della qualità e del livello dell’avversario, un po’ di rammarico c’è. Poi è chiaro che rimane l’analisi del percorso appena cominciato e di aver voluto sperimentare contro una squadra di un’altra categoria».

Cosa le è piaciuto di meno? 
«Arrivare qui e pensare di fare, in una partita complicata, tutte le cose bene dopo aver iniziato il percorso da un mese sarebbe stato pretenzioso da parte mia. Invece, ho visto che la squadra ha avuto coraggio e crede in ciò che fa. In certi momenti non l’ha fatto bene, come nei minuti finali del primo tempo. Ma nel complesso siamo stati dentro alla partita e abbiamo fatto quello che volevamo. Poi chiaro, al di là della forza dell’avversario, bisogna mettere più qualità. Avevamo bisogno di una partita “vera” per arrivare carichi alla prima di campionato».

Cavallini dall'inizio ha colto un po' tutti di sorpresa, un po' come Ignacchiti…
«Ho fatto una scelta rispetto a quanto ho visto in ritiro. Chi ho visto più pronto, gioca. Io non guardo la carta d’identità, ma guardo ciò che vedo in allenamento e faccio le scelte di conseguenza. Ignacchiti ha fatto un buon esordio, essendo con noi da soltanto una settimana: mi sembrava pronto e ho deciso di provarlo dall’inizio».

Come sta Sersanti, uscito anzitempo dal campo? 
«Ha accusato un sovraccarico muscolare, credo abbia avuto anche dei crampi. Questo periodo della stagione è sempre delicato…». 

A che punto si trova la sua Reggiana ad una settimana dalla prima di campionato contro il Mantova? 
«Bisogna continuare a lavorare e provare le cose da migliorare che sono tante, anzi tutte. Alcune situazioni si iniziano a vedere, ma devono diventare degli automatismi. Soprattutto quando si inizia a giocare con dei principi di gioco ben definiti ci vuole tempo. Io credo nel lavoro e so che per farlo bene serve il tempo, ma questo non vuol dire che con il Mantova possiamo essere non al massimo. Dobbiamo essere bravi e cercare di fare la partita e provare a fare il risultato migliore».

Per il Mantova pensa di recuperare qualcuno dei giocatori fuori? 
«Dipende. Ad esempio, Portanova non l’ho ancora visto sul campo e non saprei dire. Sampirisi sta cercando di recuperare per trovare la forma migliore, Kabashi probabilmente non ci sarà mentre Stulac da domani inizierà a lavorare con la squadra».

Ha già avuto modo di parlare con Portanova e cosa si aspetta da lui?
«Ci siamo visti il giorno in cui siamo partiti per Genova e abbiamo scambiato qualche battuta. Mi ha fatto molto piacere vedere che aveva grande entusiasmo di tornare a giocare, con voglia. È un giocatore molto importante. Lo conoscevo, ha già fatto vedere grandi cose, ma può ancora migliorare».

 

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