Eberini: «La partita è cambiata dopo che abbiamo alzato il pressing»
Il commento del tecnico granata dopo la vittoria di misura sul Pordenone
«Siamo andati bene nel primo quarto d'ora, poi il Pordenone è venuto fuori e abbiamo cambiato modulo cercando di ripararci sulle fasce - l'analisi di mister Sergio Eberini in sala stampa - Nell'intervallo abbiamo pensato di tornare come prima per essere più aggressivi. Siamo stati bravi nel concretizzare la palla gol con Cianci, poi abbiamo difeso con ordine e il cambio di Spanò ci ha dato più sicurezza nella linea difensiva, rimettendo gli uomini col piede giusto sulle fasce e anche il centrocampo si è sacrificato nella fase di contenimento. Peccato solo per il mancato raddoppio che ci avrebbe fatto terminare la partita con maggiore serentià, ma qualcuno si deve ancora sbloccare».
Perché Riverola in campo dall'inizio?
«Pensavamo che Bobb potesse tornare utile a gara in corso, così come Spanò, perche abbiamo un'altra partita tra pochi giorni. Domenica mancheranno sia Bobb che Bovo, ma c'è Lombardo che può giocare in mezzo al campo; dobbiamo fare di necessità virtù e scendere in campo con questa determinazione per portare a casa il risultato».
Cianci dall'inizio e Altinier in panchina...
«Era giusto che Cianci potesse andare in campo dal primo minuto per dimostrare il suo valore, poi è uscito stremato ed è entrato Altinier. Non sempre noi allenatori azzecchiamo tutte le scelte, oggi a quanto pare sì».
Napoli non piace al pubblico reggiano ma contro il Fano si è procurato la punizione calciata da Lombardo e oggi ha dato il via all'azione del gol...
«Ci si ricorda troppo spesso degli errori dei giocatori ma vanno sottolineate anche le cose belle. Napoli è entrato bene in campo, ha lottato e ci ha aiutato anche sulle palle alte».
Genevier e Cesarini sono un problema?
«Alessandro viene da un brutto momento, purtroppo gli riescono poche giocate: deve tirarsi su di morale con forza e volontà. Genevier ha una certa età e fatica a fare tante cose assieme, poi di fronte c'era il Pordenone, una squadra ben attrezzata che ha messo in difficoltà tutti».
Si aspettava questo Pordenone?
«Non ce lo aspettavamo schierato con la difesa a 5, abbiamo continuato sulla nostra strada per 15-20 minuti poi ho pensato di cambiare e rischiare di più alzando il pressing e questa mossa ha pagato».
La Reggiana in pochi giorni ha battuto ultima e prima della classe: sta cambiando qualcosa?
«È solo un altro passsettino, non cambia ancora niente. L'importante è che i ragazzi si rasserenino strada facendo; avevano bisogno di queste due vittorie per ritrovare la loro identità. Domenica ci aspetta un impegno molto importante a Bolzano, contro una squadra fisica che ci metterà in difficolta ma se giocheremo palla a terra potremo dire la nostra».
Cosa non ha funzionato oggi?
«La parte di gara in cui siamo stati bassi e non ripartivamo. Ho spinto i giocatori a stare più alti in modo da frenare le iniziative del Pordenone, poi alla distanza Spanò ci ha dato una mano in difesa con le sue qualità di intercetto. Anche oggi tutta la linea difensiva è stata perfetta infatti abbiamo subito solo due gol nelle ultime sei partite».
Però ne facciamo pochi...
«È vero, però firmerei per vincere sempre 1-0...».
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