foto Gianni Munarini
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Viali: «È un pareggio da accettare, ma la gara andava portata a casa. Un episodio non può farci cambiare atteggiamento...»

«Ho percepito panico: ci sta soffrire, ma bisogna ribattere colpo su colpo. Nel finale abbiamo avuto paura di vincere con tutte le occasioni create. L'infortunio di Rozzio? È uscito il giocatore più carismatico, ma stavamo sbagliando anche prima...»

10.11.2024 20:00

«Questo pareggio mi fa arrabbiare molto perché dimostra che cambiamo le nostre prestazioni in modo netto - sottolinea amareggiato mister William Viali in sala stampa dopo il pareggio con il Catanzaro - È stata una delle partite in cui abbiamo creato di più per come abbiamo iniziato ma poi abbiamo regalato situazioni come il 2-1. Il loro gol ci poteva stare ma non deve cambiare la prestazione e l’atteggiamento, anche quando gli altri sono bravi. A un certo punto percepivo panico e un episodio non può sporcare la nostra prestazione. Quando sei sotto di due gol, l’inerzia può andare dalla loro ma devi continuare a giocare. Ci sta di soffrire ma quando tocca a noi bisogna ribattere colpo su colpo. Per assurdo preferisco prendere gol in contropiede perché almeno dimostri di avere una mentalità in crescita. Temevo che a un certo punto l’inerzia andasse verso il Catanzaro, invece è come se avessimo avuto paura di vincere dopo il loro pareggio con tutte quelle occasioni clamorose create. Sotto l’aspetto psicologico dobbiamo ancora migliorare».

Sono errori che si ripetono continuamente…
«Il percorso ti aiuta a capire cosa fai meglio e cosa viene meno bene. Se pensiamo a Bari, i nostri avversari avevano fatto un’ottima gara andando in doppio vantaggio ma poi c’è stata una grande reazione da parte  nostra e l’abbiamo pareggiata. Per assurdo preferisco una situazione come quella col Cosenza in cui non c’eravamo e i nostri avversari sono andati in vantaggio. Mentre oggi, seppur la prestazione sia stata tra le migliori, abbiamo subìto il 2-1 con una certa superficialità ma non abbiamo continuato la prestazione. Dobbiamo giocare senza che ci venga il braccetto del tennista perché è un atteggiamento che mi dà fastidio».

La Reggiana può aver avuto paura di perdere?
«Una squadra che si deve salvare deve avere paura di perdere perché ogni palla è vita. Credo che la squadra abbia queste caratteristiche, anche perché sono situazioni che si stanno ripetendo: anche quando stiamo facendo prestazioni ottime, c’è qualcosa che ci sporca. Ci stiamo lavorando ormai da un mese e oggi si è visto in modo netto questo cambio di atteggiamento per un episodio andato male: non ce lo possiamo permettere».

L’avevate preparata anche in base all’avversario?
«Il Catanzaro è una squadra che ama palleggiare, ma noi dovevamo togliere sicurezza agli avversari. L’abbiamo preparata in maniera coraggiosa prendendoli alti, ma è chiaro che non potevamo farlo in modo identico per tutta la gara. Nel cambio di atteggiamento ci può stare di perdere qualche metro, ma dovevamo comunque continuare a far male. Avevo Gondo che non poteva tenere più di un’ora, perciò a un certo punto l’ho cambiato per fare entrare giocatori più di gamba. Speravo di ottenere una maggiore profondità, invece alla fine è arrivato il 2-2».

Marras è stato sostituto per problemi fisici?
«Sì, già col Bari aveva qualche problema e non ha giocato. Ha un piccolo fastidio da tempo e nell’intervallo me l’ha detto. L’ho tenuto dentro il più possibile finché non l’ho dovuto sostituire».

A fine partita Sersanti ha avuto una grossa occasione in contropiede ma ci è arrivato forse con poca lucidità…
«A Bari ha avuto la stessa occasione dopo 10 minuti. Solo lui oggi poteva arrivare fin lì allo scadere: è un giocatore che ha una esplosività clamorosa e la sa sfruttare fino al 90’».

L’uscita di capitan Rozzio ha destabilizzato un po’ la squadra?
«Al di là dello shock di un probabile infortunio, è uscito il giocatore più carismatico della squadra e questo può aver condizionato gli altri giocatori in campo. Tuttavia noi stavamo comunque sbagliando la prestazione anche quando c’era Paolo in campo. La squadra doveva rimanere coraggiosa: accetto che gli avversari ci mettano in difficoltà ma non voglio che accada per scelta nostra».

Come accoglie questo pareggio: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
«Ogni volta che fai un punto devi esultare perché in questo campionato c’è un equilibrio clamoroso ma è chiaro che volevamo vincere a tutti i costi. È un pareggio da accettare ma per come abbiamo affrontato la gara non sono contento del risultato. Poteva anche mettersi peggio ma era comunque una partita da portare a casa».


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