Alvini: «A Ferrara giocheremo una partita da vera Reggiana»
«A parte Yao, gli ultimi arrivati sono a disposizione. Recuperiamo tutti gli infortunati tranne Espeche e Costa»
Massimiliano Alvini domani sera allo stadio "Paolo Mazza" raggiungerà quota 50 panchine in granata e per festeggiare questo traguardo simbolico si augura di riuscire a conquistare un risultato importante da regalare ai tifosi della Reggiana e porre termine a una striscia negativa di risultati che dura da quattro partite.
Mister, innanzitutto è soddisfatto del mercato?
«Sì, ringrazio la società per gli sforzi fatti e il ds per il grande lavoro, ma non ho mai avuto dubbi. Crediamo che questi ragazzi ci possano dare una mano».
Quali sono le caratteristiche dei nuovi arrivati?
«Yao è un difensore aggressivo e tecnico, forte nell’uno contro uno e dotato di buone qualità di palleggio: assomiglia a Gyamfi ma è più tecnico e forte sull’uomo. Del Pinto è una mezzala di quantità, un centrocampista che porta grande equilibrio. Ardemagni non ha bisogno di presentazioni, è un attaccante che lavora dentro l’area come prima punta e conosce molto bene la categoria».
Con quali condizioni fisiche si sono presentati?
«Del Pinto è già pronto per giocare. Ardemagni si allenava a parte a Frosinone però è un professionista serio e ha una condizione accettabile. Yao invece a livello fisico deve ancora trovare la forma giusta quindi lo vedremo più avanti ma il suo è un acquisto futuribile; è un giocatore che avevamo cercato già in estate».
Possiamo quindi aspettarci il debutto dei nuovi arrivati?
«Sì, possiamo aspettarcelo. Un paio di loro potrebbe partire dall’inizio o comunque entrare a gara in corso».
Mattia Marchi ieri ha lasciato la Reggiana…
«È stato uno dei calciatori più importanti che ho allenato nella scorsa stagione. Un uomo fantastico dentro lo spogliatoio con il quale ho sempre avuto un confronto diretto e franco. Qualche volte ci siamo anche scontrati, ma se abbiamo conquistato la promozione il merito è anche suo. C’è stata questa opportunità e l’ha sfruttata per raggiungere una grande società che punta a vincere il campionato. È un grande, gli auguro le migliori fortune».
Dall’infermeria chi riesce a recuperare?
«Recuperiamo Rozzio, Rossi e Mazzocchi, mentre per Ajeti e Kargbo decideremo se portarli a Ferrara dopo la rifinitura ma direi che ce la dovrebbero fare. Ajeti si era fermato per un’infiammazione al tendine, Kargbo invece aveva un disequilibrio muscolare dovuto al modo sbagliato di correre derivato dall’infortunio alla spalla. Non saranno della partita Costa, Espeche e Zamparo squalificato».
Che Spal vi aspetta domani sera?
«La Spal è una squadra veramente forte, ho avuto modo di seguirla anche in Coppa Italia. Si contende la Serie A assieme a Monza, Empoli e Lecce e alla pari dei toscani ha l’organico più completo. Noi domani sera faremo una partita da Reggiana, ne sono certo. Sono concentrato su quello che vogliamo fare noi».
Strappare dei punti a Ferrara è una missione possibile?
«Il 22 dicembre abbiamo pareggiato a Empoli, in casa della capolista, quindi non vedo partite impossibili. Al “Mazza” metteremo in campo i nostri punti di forza e giocheremo con equilibrio e grande attenzione. Rispettiamo la Spal, ma vogliamo fare una partita importante».
Ha già deciso quale modulo adottare?
«Se Fausto Rossi fosse della partita, magari potremmo proporlo come vertice basso con Del Pinto e altri due centrocampisti, ma valuteremo meglio il da farsi dopo la rifinitura. Ad ogni modo non è il sistema a fare la differenza, ma come lo si sviluppa».
Che atteggiamento vedremo da parte della Reggiana?
«In questo campionato abbiamo modificato spesso l’atteggiamento passando da aggressivi ad attendisti a seconda degli avversari affrontati. Non cambiano però i nostri princìpi di gioco nel voler fare la partita sempre. Disputando una gara ogni tre giorni non potevamo avere sempre lo stesso ritmo quindi ultimamente si è vista una Reggiana diversa ma presto rivedremo una squadra aggressiva che se la gioca con coraggio, con il suo DNA ben definito».
La settimana lunga vi ha aiutato a preparare meglio questo derby?
«Avevamo bisogno soprattutto di fare una settimana con 18-19 giocatori a disposizione. Ora siamo un gruppo che lavora bene. Dall’8 dicembre in poi abbiamo fatto fatica come tutte le squadre giocando ogni tre giorni, nell’ultima settimana invece abbiamo potuto lavorare bene e ne sono contento».
Il campo sintetico di San Martino in Rio vi sta creando dei problemi?
«Cavazzoli non è praticabile, quindi al momento il sintetico è l’unica soluzione che abbiamo. Ringrazio la società per gli sforzi che sta facendo per permetterci di allenarci nelle migliori condizioni possibili».
Gli strascichi del Covid sono stati tra le cause del rendimento deficitario nelle ultime settimane?
«Ci sono studi che dimostrano che a livello muscolare ci possono essere difficoltà postume. Non è un caso che Radrezza tra novembre e dicembre sia stato tra i più pimpanti assieme a Rozzio prima dell’infortunio, poiché entrambi non sono stati colpiti dal virus. Muratore invece è stato uno dei calciatori che ne ha risentito maggiormente, così come Voltan e anche Kargbo. Rispetto alle altre squadre noi ci siamo fermati tutti assieme stoppando le attività per 14 giorni e credo che questo alla fine possa avere fatto la differenza».
Tra le ultime dieci classificate solamente Reggiana, Cosenza e Vicenza non hanno cambiato allenatore…
«Gli esoneri si fanno quando ci sono obiettivi diversi da raggiungere. Io mi sento forte, sono sereno e fiducioso di poter raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Non ci sono problemi dentro lo spogliatoio e tutti insieme stiamo lavorando per conquistare la salvezza».
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