Viali: «Stiamo crescendo come prestazioni e questo è un segnale importante. La posizione in classifica è relativa...»
«Abbiamo giocato con serenità quando il Brescia ha spinto, ma bisogna migliorare la qualità del palleggio sotto pressione. Concretizziamo poco? C'è un gap da colmare, però sottolineo i 5 gol in 3 partite... In Serie B la mentalità fa la differenza»
«Siamo primi ma la posiziona in classifica è relativa - ha sottolineato mister William Viali in sala stampa dopo il 2-0 al Brescia che ha portato i granata in vetta - In un percorso nuovo come il nostro è importante che sia la giusta consapevolezza e la voglia di stare sempre dentro le partite. Questa mentalità servirà per i momenti difficili che avremo. Siamo sicuramente contenti per il risultato e le prestazioni sono in crescita: questo è un segnale importante in vista di un campionato lungo e imprevedibile come questo».
Che partita è stata?
«Abbiamo iniziato la gara come l’avevamo preparata. Sapevamo che non poteva essere come col Mantova e con la Sampdoria. Quando siamo andati in vantaggio abbiamo perso quell’aggressività che ci contraddistingue. Quello che mi è piaciuto è che abbiamo giocato con serenità i 25 minuti in cui il Brescia ha palleggiato tanto: la squadra non si è scomposta e ha concesso poco. Dobbiamo invece a migliorare la qualità del palleggio quando ci pressano. In questo senso, bisogna dare merito al Brescia che a un certo punto ci ha pressato bene».
La Reggiana ha mostrato spirito di squadra e sacrificio. Crea tanto ma concretizza poco…
«Il mio obiettivo è proprio quello di creare tanto. I ragazzi lo stanno facendo con voglia e costanza ma bisogna creare un migliore rapporto tra occasioni create e situazioni concretizzate. Abbiamo un gap da colmare, ma voglio comunque sottolineare finora i 5 gol realizzati in tre partite di campionato. Per segnare devi creare tanto. La strada è quella giusta e i ragazzi sono stati finora sempre sul pezzo. Ora arriveranno quattro giorni importanti prima della sosta».
Come mai a un certo punto ha deciso di sostituire Sersanti?
«Sia lui che Vergara mi hanno chiesto cambio nello stesso momento. Vergara è uno che si lamenta sempre, ma ho preferito tenerlo dentro, spostandolo più in attacco. Ho fatto uscire Sersanti per dare spazio a un giovane come Cavallini che ha fatto un precampionato straordinario. C’era un po’ di stanchezza in campo perciò l’ho inserito perché poteva darci una grossa mano. I cambi li dovevo fare perché voglio che tutti stiano bene fisicamente. Avevo bisogno di dare minutaggio a giocatori come Štulac e Sampirisi che saranno importanti per questa squadra. La mia idea è pensare a un percorso di medio e lungo termine. In 14-15 giocatori si fa un po’ fatica, perciò preferisco giocarmela con 25 giocatori, con la possibilità di avere un po’ di cambi a disposizione».
Per Bardi pochi pericoli anche in questa partita…
«Sono i numeri della fase difensiva che sottolineano la mentalità di questa squadra. Quando pressiamo, siamo bravi a tenere le squadre lontane dalla nostra area ma anche quando difendiamo basso, abbiamo dimostrato la giusta mentalità: la differenza è tutta lì».
Vergara e Maggio hanno lasciato il segno ma forse hanno qualche difficoltà fisica?
«Vergara ha una cilindrata da Serie A, al di là dei centimetri: è un giocatore di grande qualità e l'infortunio dello scorso anno ha rallentato la sua esplosione ma ora ha bisogno di disputare un campionato importante. Maggio è un giocatore diverso, più rapido ed esplosivo e ha fatto vedere delle buone accelerazioni: per lui era l’esordio in casa e ha mostrato un bell’approccio alla gara. Sono due giovani che devono ancora crescere».
Presto avrà a disposizione l'ultimo tesserato Fontanarosa: che giocatore è?
«Se pensiamo a stasera, penso a quello che ha fatto Libutti. So che è un giocatore duttile e con buone qualità tecniche».
Kabashi rientra ancora nel suo progetto tecnico? In questa gara è stato escluso dai convocati…
«Elvis finora ha fatto solo tre allenamenti con me. Fino all’amichevole a Firenze ha lavorato, poi ha avuto qualche problema e non ho potuto apprezzarlo».
Pensa che questo sia un campionato in cui serve più fisicità o più velocità e tecnica?
«Sopra ogni cosa, bisogna avere la giusta mentalità, che tu sia primo o in fondo alla classifica. L’anno scorso il Parma di Pecchia ha cambiato la sua mentalità rispetto all’anno prima in cui ha fatto più fatica: è per questo che vinceva le partite anche al 93’. Poi ovviamente bisogna saper valorizzare le caratteristiche della propria squadra».
Come ha fatto a trasferire in fretta questa mentalità alla squadra?
«In poco tempo ci deve essere una grande qualità d’ascolto. Ho la fortuna di allenare dei ragazzi attenti e predisposti e questo accelera la possibilità di trasmettere le idee di gioco e la giusta mentalità».
Vota il migliore granata in campo di Reggiana-Brescia
📲 Iscriviti al canale WhatsApp di TR
Commenti