Carmelo Salerno: «A ottobre non potevamo fare niente. Siamo pronti a tutelarci in tutte le sedi»
Il presidente della Reggiana dopo il caso Empoli-Chievo e la situazione che vede coinvolto il Pescara: «Temiamo per la regolarità del campionato. I giocatori si sentono trattati in modo ingiusto»
Il presidente granata Carmelo Salerno è come sempre in prima linea nel difendere gli interessi della Reggiana, a maggior ragione in queste ore dopo gli ultimi avvenimenti che rischiano di minare la regolarità del campionato. Oggi parteciperà alla riunione del Consiglio Direttivo del quale fa parte e domenica all'Assemblea dei club convocata d'urgenza.
«Il campionato non è più regolare - ha dichiarato il numero uno granata alla Gazzetta di Reggio in edicola oggi - Siamo gli unici ad aver perso una partita a tavolino. Ora se questa decisione avrà conseguenze negative, dovremo tutelarci in tutte le sedi, civili, amministrative. Se saremo costretti ci batteremo contro questa disparità di valutazione». Il riferimento va ovviamente alla gara Salernitana-Reggiana dello scorso 31 ottobre e alla conseguente sconfitta a tavolino attribuita ai granata dallo stesso Giudice Sportivo che ieri ha deciso di non applicare lo stesso provvedimento all'Empoli, provocando la forte reazione del club di via Brigata Reggio.
«A ottobre non potevamo fare niente, rischiavamo oltre al 3-0 a tavolino anche un punto di penalizzazione - ha sottolineato Salerno - Ci era stato detto che il protocollo Covid era inattaccabile ed era inutile proseguire. Poi il Consiglio Federale ha tolto la regola del punto di penalizzazione per chi non si presenta in campo causa Covid. L'Ausl di Reggio? Ci aveva scritto di mantenere le misure di prevenzione in corso, quindi di mantenere la quarantena, visto l'incremento dei casi. Non accettiamo che la regolarità del campionato dipenda dal modo in cui è stata scritta una frase da un'Ausl o da un'altra. I giocatori mi stanno scrivendo: si sentono trattati in modo ingiusto».
«Voglio ricordare a tutti che siamo stati costretti ad andare ad Ascoli quando avevamo già 7 casi di positività accertati - ha poi aggiunto Salerno al Resto del Carlino - Quella partita è stata la nostra rovina perché poi ci siamo contagiati tutti. Il recupero delle possibili gare rinviate? Ora che possiamo giocare una volta a settimana, non accettiamo modifiche al calendario che ci possano penalizzare».
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