Diana: «Dobbiamo tenere alta la concentrazione e metterci allo stesso livello dei nostri avversari»
«La Lucchese viene da un buon momento e non avrà soggezione di noi. Il ritorno sul mercato dopo gli ultimi infortuni? Ci stiamo pensando...»
In vista del posticipo in programma domani pomeriggio contro la Lucchese, mister Aimo Diana sottolinea la serenità d'animo che ha trovato nei suoi giocatori e l'importanza di doversi mettere allo stesso livello del proprio avversario per evitare di commettere passi falsi.
Mister, quali novità arrivano dall’infermeria?
«A parte i casi noti, direi che stanno tutti bene. Contessa è già a disposizione dalla scorsa settimana e ora non avverte più dolori».
Con questo recupero potrà riproporre il 3-5-2?
«A sinistra ho anche Anastasio che sta recuperando bene. Le alternative ci sono e ho provato un paio di soluzioni diverse: ogni scelta che si fa è molto ponderata, l’importante è avere 20 giocatori tra i quali scegliere».
I due infortuni dello stesso tipo occorsi a Del Pinto e Laezza sono stati causati dalle condizioni del campo di Cavazzoli o dettati dalla casualità?
«Siamo molto dispiaciuti, ma per come sono avvenuti possiamo parlare di casualità: si sono fatti entrambi male da soli mettendo giù il piede. Nel caso di Laezza poi abbiamo una storia clinica fatta di recidive e all’inizio sembrava meno grave del previsto: ci stringiamo tutti attorno a lui e sappiamo che avrà la capacità di reagire. Non è colpa del campo anche se ne stiamo cercando uno in erba naturale e anche uno sintetico in vista dell’inverno».
Avverte la necessità di tornare subito sul mercato degli svincolati?
«Stiamo valutando questa ipotesi, ma per ora è solo un pensiero. Abbiamo trovato una nostra alchimia e non è semplice inserire qualcuno a questo punto della stagione, ma non nascondo che il pensiero c’è e se troveremo qualcosa di interessante la valuteremo sicuramente».
Potrebbe scoccare presto l’ora di Chiesa?
«Denis è un ragazzo con delle potenzialità importanti che si allena bene, ha un fisico e una testa non da 2001. Credo che ci sarà l’occasione anche per lui di potersi esprimere: è un gioiellino grezzo, ma è pronto per giocare e mi fido di lui. In difesa rientra nelle rotazioni anche Cauz: nel suo caso l’ho forzato un po’ a Grosseto ma ha un fisico importante quindi necessita di più tempo per recuperare».
Il momento d’oro che sta vivendo Zamparo è anche merito suo?
«I miei meriti fatico a trovarli. Sicuramente Luca è un giocatore che ha bisogno di sapere che c’è fiducia nei suoi confronti e proprio questo è il suo limite e l’aspetto in cui deve migliorare. Ci sono altri giocatori che ti danno la sensazione di poter fare gol sempre, e mi riferisco a Scappini, e Luca deve imparare ad avere questo atteggiamento. Lui ci sta provando e il fatto che si sia preso una responsabilità enorme come quella di battere il rigore all’ultimo minuto a Pescara è una prova di grande fiducia in sé stesso. Si sta impegnando tanto ma ha ancora dei momenti dove può crescere in autostima».
Il mezzo passo falso di Pontedera è stato digerito?
«A Pontedera ci è mancata la forza nel finale per provare a vincere la partita dopo averla pareggiata per la seconda volta. In campo però ho visto qualche piccolo segnale del fatto che non ci fosse una piena percezione del pericolo e mi riferisco a quando abbiamo rischiato di prendere il secondo gol appena rientrati dagli spogliatoi. Dobbiamo sempre dimostrare di essere all’altezza del nostro avversario: gli altri si pongono pari a noi e anche la Reggiana deve fare altrettanto».
Si è chiesto perché l’ambiente granata reagisca ad un pareggio fuori casa quasi come ad un a piccola tragedia?
«Io posso solo dire che stiamo facendo il nostro dovere, né di più e né di meno. Cerchiamo di vincere in tutte le partite, solo che a volte non si riesce. A volte abbiamo il vento in poppa e altre volte giochiamo controvento. Il nostro girone si sta dimostrando complicato ma dobbiamo pensare solamente a noi stessi. A volte si storce il naso per una scelta ma non tutti sanno che dietro ogni cambio c’è la volontà di dare continuità a qualcuno o lasciare qualcun altro a riposo: non sempre passa questo messaggio. Dico solo che ad oggi siamo la squadra che ha utilizzato più giocatori. Prendiamo gli aspetti positivi e negativi delle ultime gare e guardiamo avanti».
Che insidie nasconde la gara contro la Lucchese?
«I rossoneri stanno ottenendo dei risultati importanti e hanno una buona fisionomia. So che verranno da noi per provare imporre il loro gioco e noi dobbiamo essere pronti al fatto che non avranno soggezione nei nostri confronti. A Modena la Lucchese ha perso, ma fino al 90’ stava vincendo: ciò dimostra che dobbiamo tenere alta la concentrazione».
Ancora una volta giocherete dopo tutte le altre concorrenti dirette alla promozione…
«Ci abbiamo fatto l’abitudine. Guarderemo le altre giocare sperando che non vincano, ma dobbiamo mettere in conto che probabilmente non saremo più primi in classifica lunedì mattina…».
Avvertite maggiore pressione ora che dovete difendere la vetta?
«Per quanto mi riguarda no, poi fatico a capire cosa pensino i giocatori. Io li vedo sempre allenarsi con grande voglia ed entusiasmo e il giorno della partita sono tranquilli: forse l’esperienza che hanno li porta ad affrontare la gara in maniera serena».
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