Diana: «Chiudiamo positivamente la prima settimana. Tutti i ragazzi mi hanno dato grande disponibilità»
«Più lavoriamo e più saranno chiare le idee che voglio vedere in campo. Il pubblico? Vogliamo vivere di queste sensazioni»
Aimo Diana ha fatto il punto della situazione dopo la prima uscita stagionale della Reggiana davanti al pubblico di Carpineti. Il tecnico granata è rimasto soddisfatto per la prestazione offerta dai suoi ragazzi e soprattutto per come sta procedendo il ritiro in Appennino.
«E’ stata una settimana di osservazione nella quale abbiamo lavorato molto, mettendo dentro pochi concetti tattici e tanta preparazione atletica - ha sottolineato il trainer granata - Non abbiamo avuto grossi problemi a parte qualche affaticamento ma è normale. Sono molto contento perché tutti mi hanno dato una grande disponibilità: era quello che mi aspettavo ma non è scontato. I ragazzi hanno tutti lavorato bene, sono soddisfatto anche della sgambata di oggi che ci serviva un po’ per staccare da allenamenti duri. Qui a Carpineti stiamo molto bene, siamo in un posto ottimo. Fa caldo ma ci sta ed è giusto così, anche a settembre in campionato troveremo delle temperature elevate».
Diana ha cercato di trasmettere ai giocatori in campo le sue idee. «In queste partite si danno poche indicazioni e si iniziano a conoscere le caratteristiche dei giocatori e il gioco a volte può sembrare lento perché si sta cercando di occupare uno spazio diverso. Più lavoriamo e più saranno chiare le idee che voglio vedere in campo». Il mercato ancora aperto a possibili sorprese, in entrata o in uscita, non preoccupa l'allenatore granata. «Fino a che tutti lavorano come stanno lavorando la preoccupazione per il mercato è minima; sappiamo che ci sono situazioni borderline ma i ragazzi si comportano da professionisti. Se poi ci saranno dei movimenti da fare siamo in costante contatto con il direttore e la società».
Infine una battuta sul pubblico, tornato al fianco della Reggiana dopo mesi di esilio forzato causa Covid. «Vedere così tante persone il 24 luglio per una partita non di cartello è quello che mi fa capire che la mia scelta di venire qua è stata fatta anche per vivere queste sensazioni. La presenza del pubblico oggi è proprio quello che intendevo con il concetto di “alzare il livello”; avere il pubblico e i cori fa parte della voglia di un calciatore o di un allenatore di cercare di essere sempre in piazze in cui ci sia una responsabilità più grande».
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