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Tutta la rabbia dei calciatori granata riversata sui social...

Napoli: «Pensavo non ci fosse limite al peggio» Cattaneo: «La Reggiana merita rispetto e palcoscenici più importanti»

04.06.2018 17:00

La brusca eliminazione dai playoff ha lasciato il segno tra i tifosi, in campo e sul web, sulla carta stampata ma soprattutto nel cuore di quei giocatori che hanno sudato per 180' arrivando a pochi secondi dalla semifinale. I sentimenti dei tanti atleti granata, nonostante il silenzio stampa imposto ieri sera dal presidente Mike Piazza, sono comunque trapelati sui vari social network dove centinaia di fan hanno fatto sentire la loro vicinanza ai propri beniamini.

Il video del fallo subito da Bobb nell'area di rigore granata e dal quale è scaturito il penalty fischiato dall'arbitro Perotti ha fatto capolino sui profili Instagram di tanti componenti della prima squadra. «Non ci posso credere, assurdo» ha scritto Pietro Cianci, che poi ha aggiunto «Non si può distruggere un sogno» pubblicando il video della curva in festa dopo il pareggio di Altinier. «Così no! Questa è follia!» il pensiero di Luca Ghiringhelli. «Senza parole... Si può dare un rigore del genere?» le poche frasi di Massimiliano Carlini. Ben più articolato il pensiero di Aiman Napoli: «Pensavo di averle viste tutte nel calcio..pensavo non ci fosse limite al peggio. Una partita gestita in maniera indecente ed infine, al 100esimo minuto, questo rigore ha sancito la nostra uscita dai playoff. Penso non esistano commenti, penso che nessuno possa trovare le parole adatte per descrivere una cosa così vergognosa. D’altra parte, come in qualsiasi ambito in Italia, tutto finirà nel dimenticatoio e nessuno prenderà dei provvedimenti, ma sono certo che in un modo o nell’altro, ci penserà il signore».

Più moderato Yusupha Bobb: «Non saprei cosa dire, è stata la sensazione più brutta provata da quando gioco a calcio. Non meritavamo di perdere ma questo è il calcio. I tifosi sono stati incredibili per tutta la stagione e ci sono rimasti vicini anche nei momenti più difficili, posso solo ringraziarli. Ti amiamo, Reggiana». Luca Cattaneo, memore del trattamento subito un anno fa con la maglia del Pordenone, si è sfogato su Facebook: «Anche quest'anno gli episodi hanno fatto la differenza. Non ci stava uscire così! Eppure personalmente è la seconda volta che mi capita. Bisogna capire che tantissime persone fanno sacrifici. Noi giocatori, la società, i tifosi e poi basta poco per rovinare un sogno. Diciamo che negli ultimi anni è un calcio che non mi sta piacendo e penso che ieri sia stata una pagina nera dello sport. Non voglio fare polemica ma dobbiamo iniziare a prenderci grandi responsabilità per ogni scelta che facciamo. Non si puó continuare così. Voglio ringraziare i miei compagni per le grandi emozioni che mi hanno fatto provare in questi sei mesi e tutta la gente che è venuta a sostenerci sempre. L'affetto che mi avete dimostrato è stato immenso, soprattutto nei momenti più difficili. Grazie a tutti di cuore. La Reggiana merita rispetto e palcoscenici più importanti».

[AGGIORNAMENTO 05.06] Per ultimo si aggiunge anche Paolo Rozzio che, tramite un post su Instagram, bacchetta i media per averlo indicato come colpevole del fallo di mano e invita quindi gli organi di stampa a sottolineare il furto subìto dalla Regia (cose evidenziate molto bene nel nostro servizio sulla partita): «Ho letto su tutti i giornali di Reggio e anche sulla maggior parte dei siti che la palla di mano è stata toccata da me. Consiglio vivamente a chi scrive di guardare meglio una partita e soprattutto le immagini post partita. Io non ho assolutamente toccato il pallone. Purtroppo è cascato sul braccio del mio compagno di squadra che cadendo a terra a conseguenza di un fallo subìto tocca il pallone. Oltre a scrivere con più precisione cercate di sottolineare che è stato un furto, che è stato rubato un sogno a noi giocatori e ad un’intera città».

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