Primo Piano

Le pagelle di Catanzaro-Reggiana. Rozzio guida una difesa impenetrabile, Bianco e Girma lasciano il segno

Satalino risponde presente nel finale, Kabashi e Portanova faticano a incidere ma si sacrificano per la causa granata. Pieragnolo brilla poco in avanti ma al 90' evita la beffa. Gondo non punge nell'area avversaria ma tiene a galla la squadra

09.03.2024 21:45

Satalino 7 Nel primo tempo appare un po' titubante su certi palloni, ma con il passare dei minuti acquisisce sicurezza dimostrando le sue buone doti tra i pali (già intraviste a Genova in Coppa Italia) e nelle uscite alte, rispondendo presente sui tentativi di Oliveri e Donnarumma. Sospiro di sollievo dalla panchina a metà secondo tempo dopo il problema riscontrato al piede sinistro, per fortuna nulla di grave…

Szyminski 6,5 Il polacco non fa rimpiangere più di tanto l'assenza di Sampirisi tamponando bene la sua zona di competenza dove si è dato un bel da fare Vandeputte (miglior assist man del campionato). Preciso nei pochi interventi in anticipo di testa, prova anche a farsi vedere in avanti una volta senza lasciare il segno. 

Rozzio 7 Il capitano si conferma un gigante dell'area di rigore e anche al “Ceravolo” lascia solamente le briciole agli avversari: una chance per bomber Iemmello nel primo tempo (rimasto a secco dopo 4 gol nelle ultime 3 partite) e un colpo di testa di Brighenti al 93' che non trova lo specchio della porta. Per il resto solite letture con i tempi giusti e contraerea da applausi.

Marcandalli 7 In mezzo spalleggia Rozzio e contribuisce a mantenere in piedi il fortino granata, rendendosi protagonista di un buon intervento su Brignola nella ripresa, sulla sinistra dà invece una mano a Pieragnolo nel contenere l'indiavolato D'Andrea che torna a sedersi in panchina senza portare a casa un granché. Nel concitato finale si arrende ai crampi (dal 41'st Libutti sv).

Fiamozzi 6,5 Assieme a Szyminski deve tenere a bada un cliente scomodo come Vandeputte e al netto di qualche imprecisione se la cava egregiamente. In proiezione offensiva appoggia un paio di volte la manovra granata, in area di rigore rischia qualcosa al 91' nell'intercettare un traversone ma il VAR lascia correre.

Kabashi 6,5 Ritrova una maglia da titolare dopo due partite e contribuisce alla pressoché perfetta fase di contenimento della squadra di Nesta: in supporto alla difesa tira fuori le unghie quando c'è bisogno. È sua la precisa apertura su Pieragnolo poco prima del gol, ma a volte fatica nel far ripartire l'azione.

Bianco 7 A centrocampo è quello con le batterie più scariche e a lungo andare ne paga le conseguenze, non riuscendo a prodursi nei suoi soliti strappi palla al piede. Però confeziona l'assist per la (auto)rete del vantaggio, impegna Fulignati con una botta da fuori dalla distanza dell'intervallo ed è preziosissimo nel tamponare gli avversari dentro e fuori l'area granata.

Pieragnolo 6,5 Prima del gol non capitalizza al meglio il bel pallone sul secondo palo di Kabashi, si propone sulla sinistra più di una volta ma l'ultimo passaggio non è dei migliori. Nel finale è in debito d'ossigeno e Nesta corre ai ripari sostituendolo, ma fa comunque in tempo a sventare di testa un pericoloso pallone in area piccola quasi sulla linea di porta (dal 49'st Pajac sv).

Portanova 6,5 Ritrova una maglia da titolare e ripaga la fiducia del mister dandosi un gran da fare in copertura e, quando il Catanzaro abbassa i ritmi, prova anche a incidere nella metà campo calabrese producendo un debole tiro raccolto dal portiere e un paio di suggerimenti per i compagni (dal 24'st Melegoni 6: tocca qualche pallone nei pressi dell'area calabrese ma pensa soprattutto a contenere le sfuriate dei giallorossi).

Girma 7 Si conferma “carnefice” del Catanzaro come all'andata, solo che questa volta c'è anche un po' di fortuna a dargli una mano: il suo destro rasoterra al 12' respinto dal palo avrebbe terminato la sua corsa da un'altra parte se non avesse trovato sulla sua strada la schiena di Fulignati… un gol in meno nel suo palmarès, ma fa lo stesso. Rete a parte produce qualche spunto interessante e costringe spesso gli uomini di Vivarini a tenerlo d'occhio con una marcatura stretta. Peccato per quel malinteso con Gondo prima dell'intervallo… (dal 24'st Varela 6: si accende un attimo sulla sinistra poi resta a terra dopo un contrasto con un difensore avversario, davanti non arrivano altri palloni così si limita ad aiutare dietro).

Gondo 6,5 Sgomita tanto per far salire la squadra ma si lascia andare anche a qualche finezza balistica. Sa perfettamente che il peso dell'attacco grava tutto sulle sue spalle e si cala alla perfezione nel ruolo ma nelle poche occasioni che ha per fare male in area non arriva con i tempi giusti sul pallone (dal 24'st Pettinari 6: veste i panni del compagno che rileva e si sacrifica per il bene della Reggiana. Protagonista in uno scontro con Brighenti che porta all'ammonizione del centrale catanzarese).

Mister Nesta 7 In difesa scelte praticamente obbligate, a centrocampo decide di affidarsi ai muscoli di Kabashi e non alla classe di Cigarini mentre sulla trequarti dà fiducia a un Portanova alla ricerca degli spunti di inizio stagione. Prepara bene la partita e la sua Reggiana si cala subito nel contesto del “Ceravolo”, il gol è fortunato ma l'ottima prestazione difensiva non è certamente casuale. Quando nel secondo tempo l'ago della bilancia torna a pendere con forza verso la squadra di Vivarini manda in campo forze fresche nella speranza di trovare un guizzo che non arriva ma tutti granata, nessuno escluso, indossano l'elmetto e portano finalmente a casa tre punti d'oro che almeno per una settimana rasserenano l'ambiente e restituiscono il sorriso. Vietato però sedersi sugli allori: la linea del traguardo è decisamente alla portata ma le insidie sono sempre dietro l'angolo…

 

Vota il migliore granata in campo

 

 

📲 Iscriviti al canale WhatsApp di TR

 

Commenti

Urlo granata a Catanzaro! Girma propizia la vittoria della Reggiana che al "Ceravolo" non esultava da 57 anni!
Nesta: «Buona prestazione, ma potevamo fare meglio in attacco. Rozzio un monumento e Satalino è un grande»