La conferenza di Mike e Alicia Piazza sul "Città del Tricolore"
Presidente e vicepresidente hanno illustrato le novità sulla trattativa per l'affitto dello stadio e sul futuro societario
Scuro in volto, il presidente Mike Piazza ha esordito così: «Ero a New York per i NY Mets qualche giorno fa, molte persone mi chiedevano aggiornamenti sulla Reggiana, ho spiegato loro che ho fatto di tutto per ampliare il progetto, abbiamo pagato di tasca nostra investendo milioni di dollari in questa comunità. Lo stadio è stato costruito dalle persone di questa città, abbiamo parlato con il sindaco, con la Mapei e Squinzi: sono arrabbiato perché non siamo riusciti a trovare un accordo, vogliamo essere rispettati come società! Carnevali e Squinzi dicono che dobbiamo pagare dei debiti, ma non erano stati decisi da noi! Vogliamo pagare quello che è giusto, non cerchiamo la carità di nessuno. Se non sarà il sindaco a trovarci un posto da giocare sarà qualcun altro. Lo stadio è il patrimonio di questa squadra e questa città. Abbiamo bisogno di un posto in cui giocare, vogliamo riorganizzare il contratto e trovare una soluzione, noi non andiamo da nessuna parte. Avete visto la mia squadra? I granata giocano con gli attributi. Stiamo pagando ancora centinaia di migliaia di euro per un allenatore che ha guadagnato un solo punto nel primo mese, sono stanco di tutto ciò....»
Presidente, qual è un giusto prezzo per lo stadio?
«Quello che corrisponde alla media della categoria: ripeto, non cerco regali o carità, voglio solo pagare il giusto. Non abbiamo problemi a pagare i nostri debiti o gli stipendi dei nostri dipendenti e giocatori».
Non c'è stata alcuna apertura da parte del Sassuolo?
«Ho parlato con Squinzi e Carnevali la scorsa estate, mi hanno detto che dobbiamo continuare a pagare il contratto "malsano" che ho ereditato dalla gestione precedente. Ho detto loro che voglio collaborare, poi ho chiesto loro cosa pagassero quando erano in Serie C. Sono venuto qui per essere un buon vicino, ho rispetto per quello che ha fatto il Sassuolo raggiungendo la Serie A, ma noi siamo qui e siamo la squadra di Reggio Emilia. La Lega Pro e la Serie B si augurano che il nostro progetto abbia successo: Carpi, Frosinone, Spal, giusto per fare alcuni nomi, sono società supportate dalle loro comunità. Sono un uomo che non vuole lasciare le cose a metà, ma come businessman non posso andare avanti per sempre...».
«Sto solo chiedendo che qualcuno aiuti la nostra squadra e la nostra comunità - ha sottolineato Mike Piazza - Tra poco andremo a fare un torneo in Sudafrica con i nostri giovani e sapete quali altre squadre ci sono andate? Il Torino, il Real Madrid e altri club di altissimo livello. Io non voglio essere irragionevole, ma non voglio venire trattato come lo sono stato finora...».
Dopo quest'ultima dichiarazione il presidente Piazza e la vicepresidente Alicia, che non ha preso parola, si sono alzati ed hanno lasciato la sala conferenze senza rilasciare nuove dichiarazioni o accettare ulteriori domande.
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