Cremonese Nella ottava giornata di campionato la Reggiana dovrà vedersela con la Cremonese, attualmente nona in classifica a cinque punti dai granata. Calcio d’inizio alle 15 di domani pomeriggio al Mapei Stadium ‘Città del Tricolore’. I grigiorossi sono, dopo Spal e Parma, il club che la Reggiana ha affrontato per più volte nella sua storia: 64 precedenti totali, piuttosto equamente divisi tra vittorie, sconfitte e pareggi; a Reggio Emilia, però, il fattore campo l’ha sempre fatta da padrone, con i granata vittoriosi in oltre metà delle occasioni. Se la storia della Cremonese (26 stagioni in B, 7 in serie A) è nota, come pure lo storico gemellaggio che lega le due tifoserie, meno conosciuto è il fatto che, dopo tanti anni con ambizioni di ‘grandeur’ foraggiate da budget di primissimo livello, la società lombarda abbia deciso di invertire la rotta, svecchiando la rosa in estate e costruendo il nuovo organico basandosi sulla sostanza più che sui nomi di grido. Obiettivi ridimensionati, quindi? A sentire le dichiarazioni di inizio stagione rilasciate da Andrea Brighenti, capitano e leader della formazione di mister Pea, probabilmente sì: «Siamo una squadra giovane, rinnovata profondamente. Non è facile stabilire un obiettivo di classifica all’inizio di quest’anno – diceva il bomber di Bussolengo qualche settimana fa - cercheremo di stare sul pezzo e farci trovare pronti quando la stagione entrerà nel vivo. L’unica cosa che siamo certi di volere è riconquistare il nostro pubblico dopo la difficile annata passata». Purtroppo per Brighenti e compagni, la missione pare essere lontana dal compimento, se consideriamo i copiosi fischi ricevuti dalla squadra nelle ultime settimane, soprattutto dalla parte meno ‘calda’ della tifoseria. La rosa allestita durante il mercato non pare in grado di competere con le primissime, anche se non è da escludere che i lombardi possano inserirsi come outsider nella lotta per un posto ai playoff. A far ben sperare è soprattutto l’attacco, in cui oltre a Brighenti (15 reti la scorsa stagione), trovano spazio l’ex Torres Maiorino (14 gol nel ‘14/’15) e anche il giovane Magnaghi, 22enne scuola Atalanta con già tre stagioni da titolare in categoria alle spalle. Il club ha deciso di affidare l’organico alle sapienti cure di mister Fulvio Pea, reduce da una stagione travagliatissima a Monza, in cui l’allenatore lombardo ha avuto il coraggio di restare in sella fino all’ultima giornata nonostante la completa assenza dirigenziale, il restyling totale della rosa di gennaio e l’assoluta mancanza di garanzie economiche. Per la gara di domani l’unico punto interrogativo è quello legato alle condizioni dell’esperto centrale Marco Briganti, la cui presenza in mezzo alla difesa è in forte dubbio.  
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