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Viali: «È iniziato un altro campionato, ora serve più concretezza. La classifica? Restiamo lucidi e andiamo avanti»
«Avvio positivo, ma dopo il gol subìto è mancata la reazione: forse non eravamo al meglio fisicamente. L'influenza? Chi ha giocato ha messo in campo impegno e idee chiare: bene Sosa, Girma sia più incisivo. Espulsione assurda, spero in una diffida»
Dopo la seconda sconfitta consecutiva, la Reggiana di mister William Viali deve fare i conti con un momento complicato, tra risultati negativi e una rosa decimata dall’influenza. Contro il Cesena, i granata hanno tenuto testa agli avversari nel primo tempo, ma un episodio sfortunato ha deciso la gara nella ripresa. Il tecnico analizza la prestazione della squadra, evidenziando le difficoltà nel concretizzare le occasioni create e la necessità di adattarsi a partite più combattute. Viali infine commenta la sua espulsione, sottolineando la frustrazione per una decisione arbitrale discutibile.
Primo tempo all’altezza, poi il Cesena è passato in vantaggio per un episodio: dopo il gol la Reggiana è sparita?
«Per me la partita si può dividere in due dopo la rete del Cesena. Peccato, perché avevamo avuto una grande occasione con Vergara per passare in vantaggio. Poi abbiamo subìto l’ennesimo gol su deviazione, come già successo a Bolzano, e questo ha condizionato la nostra prestazione. Ho provato a cambiare qualcosa con le sostituzioni, ma non siamo riusciti a raddrizzare la gara».
È preoccupato per la mancanza di reazione della squadra?
«Mi preoccupa di più il rapporto tra ciò che facciamo e quanto raccogliamo. Il Cesena ha creato poco e dobbiamo imparare anche noi a portare a casa risultati in modo più semplice. A Bolzano la sconfitta è stata ancora più clamorosa, avendo dominato per un’ora. Sulla mancata reazione, faccio fatica a dare una spiegazione: forse non eravamo al massimo fisicamente. Per esempio, Maggio oggi aveva tosse e mal di gola, quindi non potevo rischiarlo dall’inizio. Spero solo che l’influenza non colpisca altri giocatori»
Come si spiega questa ondata di influenza?
«È una situazione normale in inverno. Tra giovedì e venerdì è esplosa in squadra e non è stato un momento fortunato. Nonostante tutto, chi ha giocato ha messo in campo impegno e idee chiare, anche se servirebbe essere più concreti».
Non sono previste vaccinazioni antinfluenzali per la squadra?
«Sì, ma sono facoltative e non me ne occupo direttamente».
È la prima volta che si trova in una situazione del genere?
«No, quando allenavo il Cesena ai tempi del Covid ho avuto 28 giocatori positivi. Questa non è la prima emergenza che affronto».
Però la Reggiana ha tirato poco in porta…
«Lo sappiamo e dobbiamo migliorare. Il rapporto tra occasioni create e gol segnati non è positivo. Dopo il mercato è iniziato un nuovo campionato, il girone di ritorno è diverso. Squadre come Südtirol e Cesena giocano con attenzione, aspettano e ripartono. Noi dobbiamo adeguarci a questo scenario e aumentare la pressione per concretizzare di più».
La classifica sta cambiando…
«È una situazione fastidiosa, ma non mi sorprende. Dobbiamo rimanere lucidi, analizzare le prestazioni e ottimizzare i risultati senza farci condizionare troppo».
Come si può allenare una squadra a gestire partite così complicate?
«Bisogna lavorare sulla ripetitività delle situazioni, migliorando la gestione dell’area di rigore. Oggi un episodio ci ha condannati, ma fino al gol stavamo facendo noi la partita».
Spera di recuperare qualche giocatore influenzato per la trasferta di Frosinone?
«Non posso rispondere con certezza. Portanova e Marras sono stati esclusi tra venerdì e sabato, mentre su Štulac, Reinhart e Kumi non ho aggiornamenti. Speriamo almeno di recuperare i primi due in tempi brevi».
Come giudica le prestazioni di Sosa e Girma, le novità dall'inizio?
«Sono soddisfatto, soprattutto di Sosa, che conoscevo meno. Ha già giocato come terzino sinistro, ma oggi eravamo in emergenza: ha dimostrato lucidità e qualità nel palleggio. Girma ha fatto discretamente, ma mi aspetto più incisività negli ultimi venti metri».
Cosa è successo al momento della sua espulsione?
«Ho parlato con l’arbitro a fine partita. Mi dispiace perché ho solo detto “È una follia”, senza usare parole offensive. Non sono stato un lord, ma ero condizionato dal fatto che stavamo perdendo in casa. Per migliorare dobbiamo saper gestire queste situazioni. Già a Salerno abbiamo perso per otto minuti di recupero dati dall’arbitro. La mia espulsione è stata assurda, poi mi è stato detto che avrei dovuto aspettare il VAR prima di arrabbiarmi, ma siamo esseri umani… Ora vedremo se arriverà una squalifica, spero solo di essere diffidato…».
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