Luciani: «Siamo amareggiati, ma la prestazione non è mancata. Ci stiamo ancora giocando qualcosa d'importante»

«Siamo delusi e rammaricati perché la vittoria era ormai lì - sottolinea Alessio Luciani, tra i protagonisti in campo nell'amaro pareggio di Carrara - Sarebbero stati tre punti in un campo difficilissimo contro una squadra molto forte, guidata da un allenatore che ho avuto e che considero come uno dei migliori della categoria. Siamo amareggiati e nello spogliatoio ce lo siamo anche detti. Ora dobbiamo pensare a ripartire perché la prestazione c’è stata e abbiamo fatto un’ottima gara. Siamo comunque lì per giocarci qualcosa d'importante».

Come mai faticate così tanto nell'imbastire la manovra offensiva?
«Stiamo gestendo le partite in modo differente: questa è una Reggiana più rognosa che bella. Ciò non significa che non debbano arrivare i gol e i risultati. Poi comunque ogni partita è una storia a sé:  per esempio a Gubbio abbiamo mantenuto una certa solidità difensiva nonostante fossimo con un uomo in meno e l’arbitro si fosse inventato un rigore. Contro la Carrarese purtroppo non ci siamo riusciti ma ripartiamo da qualcosa di importante perché ci sentiamo forti. Dispiace per i tanti tifosi che erano al nostro fianco».

Dal punto di vista fisico, è una Reggiana che sta bene?
«Assolutamente sì e lo abbiamo dimostrato, anche perché ogni volta che la Carrarese attaccava e sbatteva contro il nostro muro, avevamo la gamba per ripartire. Mi vengono in mente diverse occasioni, come il tiro di Pellegrini, la palla filtrante di D’Angelo o l’uno contro uno di Rosafio… Le partite in Serie C sono queste: loro sono stati bravi a recuperare palla, buttarla dentro nel parapiglia e lì D’Ambrosio si è trovato il pallone tra i piedi con un po’ di fortuna».

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