L'avversario - Pisa, la classifica non sorride ma l'organico nerazzurro ha le carte in regola per risalire
La squadra di Aquilani ha disputato un girone d'andata sotto le aspettative con 7 sconfitte, dal mercato sono in arrivo forze fresche a partire dal canarino Bonfanti. Valoti miglior marcatore, rendimento in crescita per l'ex granata Piccinini
A quota 22 punti in classifica (uno in meno della Reggiana) al giro di boa del campionato, il Pisa è intenzionato a risalire la china e provare a puntare a una posizione playoff, obiettivo conquistato solo nel campionato 2021/22 quando la Serie A sfumò solo ai tempi supplementari nella finale contro il Monza. Una serie di risultati negativi hanno condizionato la prima parte di campionato della squadra nerazzurra, che deve ora guardarsi alle spalle perché la zona playout è distante solo due punti; nelle cinque gare di dicembre è arrivata una sola vittoria (in casa con l'Ascoli), due sconfitte (con Palermo e Catanzaro) e due pareggi contro Cremonese e Ascoli.
LA ROSA. Mister Aquilani è pronto ad abbracciare il primo acquisto del mercato invernale: dal Modena è infatti in arrivo l'attaccante Nicholas Bonfanti, ai canarini andrà Ettore Gliozzi, poco utilizzato questa stagione a causa anche di un infortunio, lo scorso anno invece realizzò 10 reti. Il migliore marcatore con 6 gol è il centrocampista Mattia Valoti (ex Verona, Spal e Monza), segno di un reparto offensivo fra i meno prolifici della Serie B (18 reti in 19 partite). Il centravanti è Stefano Moreo (già in Serie B con Entella, Venezia, Palermo, Empoli e Brescia), l'apporto di Ernesto Torregrossa è stato minimo per i continui problemi fisici, lo sloveno Jan Mlakar ha siglato un solo gol, peraltro decisivo nella vittoria di misura con l'Ascoli. Non è esploso del tutto il talento di Alessandro Arena (il migliore del Gubbio negli ultimi campionati di Serie C), cerca riscatto il francese Lisandru Tramoni (il fratello Matteo è fuori causa per un lungo infortunio al ginocchio), dalla panchina c'è l'apporto dell'eterno Gaetano Masucci, 39 anni. A centrocampo, oltre al già citato Valoti, il punto fermo è rappresentato dal rumeno Marius Marin ma si sta mettendo in mostra anche l'ex granata Gabriele Piccinini: per il reggiano classe 2001 già 17 apparizioni, molte da titolare, e un gol. Il portoghese dal passato importante Miguel Veloso (ex Sporting Lisbona, Genoa, Dinamo Kiev e Verona) ha accumulato diverse panchine negli ultimi mesi del 2023, completano le rotazioni l'ungherese Ádám Nagy e il 30enne Andrea Barberis. Sulle corsie laterali a destra sta crescendo il 21enne Tommaso Barbieri, che ha lasciato spesso in panchina il più esperto Arturo Calabresi (fermato da un problema fisico nelle ultime uscite). A sinistra il titolare è Pietro Beruatto (ex Vicenza, scuola Juventus), sostituito nelle ultime gare del 2023 dal duttile portoghese Tomás Esteves, elemento prezioso anche sulla fascia opposta. Al centro della retroguardia il 23enne Simone Canestrelli sta disputando una stagione da protagonista, affiancato dall'affidabile francese Maxime Leverbe (tornato a Pisa dopo un anno al Benevento); in alternativa c'è il nazionale islandese Hjörtur Hermannsson, al terzo anno in nerazzurro, mentre dopo un lungo infortunio a dicembre è tornato a calcare il campo il 33enne Antonio Caracciolo. Difende i pali il brasiliano Nicolas, 35 anni, titolarissimo nelle ultime due stagioni.
I PRECEDENTI. Sono 61 i passati incontri tra Reggiana e Pisa, con 23 vittorie granata, 20 toscane e 18 pareggi. A settembre zero gol e un punto a testa al “Città del Tricolore”, sempre in Serie B nella stagione 2020/21 scoppiettante 2-2 all'andata a Reggio e 1-0 per i nerazzurri nel ritorno all'Arena Garibaldi. Per trovare l'ultimo hurrà granata all'ombra della torre pendente bisogna fare un passo indietro fino alla stagione 2002/03 in Serie C con mister Cadregari in panchina: 4-2 in rimonta grazie alle reti di Minetti, Bizzarri e alla doppietta di Makinwa. L'ultimo successo nel campionato cadetto risale invece al campionato 1992/93: per la Regia di Marchioro l'exploit all'Arena Garibaldi fu firmato da Sacchetti su assist di Morello.
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