Combine Savona-Teramo: per il procuratore Palazzi c'è la responsabilità diretta
Si è concluso il lavoro di indagini da parte della Procura Federale sul presunto caso di combine per il match Savona-Teramo del 2 maggio scorso, terminato 2-0 per gli abruzzesi, promossi con un turno di anticipo in Serie B grazie a quel risultato. Il procuratore Stefano Palazzi ha addebitato la responsabilità diretta al presidente del Teramo Luciano Campitelli e al numero uno del Savona Aldo Dellepiane, responsabilità oggettiva al direttore sportivo abruzzese Marcello Di Giuseppe e al consulente dei liguri Marco Barghigiani. Coinvolti anche i giocatori ex Reggiana Marco Cabeccia (tesserato con il Savona) e Davide Matteini, rei di aver messo in contatto le diverse parti. Gli indagati avranno tempo fino a martedì per difendersi davanti al procuratore Palazzi. Un taglio delle tempistiche voluto dalla FIGC per consentire alla Procura di emettere rapidamente i provvedimenti. Il processo di primo grado (presso il Tribunale federale) avverrà entro Ferragosto, il secondo grado (alla Corte d’appello) prima di settembre. Se la responsabilità diretta del Teramo verrà confermata nei prossimi gradi di giudizio, gli abruzzesi rischiano la retrocessione e ciò permetterebbe all'Ascoli (in quanto seconda classificata nel girone B) il salto in cadetteria. Savona-Teramo è solo uno dei tanti match finiti nel mirino degli inquirenti: in Lega Pro tremano anche Vigor Lamezia, Torres, L'Aquila, mentre in Serie B la permanenza del Catania sembra inevitabilmente compromessa, dopo gli accertati casi di combine in almeno sei partite della passata stagione.
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