Diana: «Complimenti ai ragazzi, hanno dato un qualcosa in più. Ora festeggiamo ma il campionato non è ancora finito»
«Abbiamo capito che il Cesena è forte quanto noi e ci darà filo da torcere fino alla fine. La mia esultanza? Avevo detto alla squadra che in caso di vittoria sarei andato sotto la curva. Ora pensiamo alla Carrarese e recuperiamo le forze...»
«Siamo stati bravi, faccio i complimenti ai ragazzi perché hanno messo quel qualcosa in più che gli avevo chiesto - sottolinea mister Aimo Diana nel post partita di Cesena dopo l'importante successo contro i bianconeri - Sanno comunque che ci sono ancora dieci partite e il campionato è ancora tutto da giocare. Il Cesena è forte e credo che da qui alla fine vincerà tantissime partite e noi dobbiamo fare altrettanto. Oggi esultiamo per questa vittoria ma da domani pensiamo alla Carrarese cercando di recuperare un po’ delle nostre forze: non è ancora stato fatto nulla…».
Grandissima vittoria da prima della classe, anche se il Cesena ci ha provato e a un certo punto ha creato un po’ di sofferenza…
«Abbiamo capito che il campionato non è assolutamente finito. Il Cesena è una squadra forte quanto noi e ci darà filo da torcere fino alla fine. Sto già pensando alla prossima partita contro la Carrarese: dobbiamo confermare questo risultato».
Il presidente Salerno a fine partita è venuto a festeggiare e ad abbracciarla. C’è entusiasmo anche in società…
«Sì, non è facile ripetere un campionato come quello dell’anno scorso in cui abbiamo fatto 86 punti: credo che quest’anno ne serviranno altrettanti. Gli avversari sono molto forti e noi dobbiamo recuperare un po’ di giocatori: questa sera in diversi hanno giocato stringendo i denti».
Lei è anche andato a complimentarsi con mister Toscano…
«Con mister Toscano siamo amici e sappiamo bene che lui è uno che ha vinto veramente: piacerebbe anche a me vincere quello che ha vinto lui nella sua carriera.
Ottima la prova di Rozzio: il capitano ha stretto i denti per poter essere in campo…
«Sì, Paolo rientrava dopo un mese e mezzo come anche Fausto Rossi. Diversi giocatori hanno stretto i denti perché sappiamo di essere in inferiorità numerica: mancavano giocatori importanti come Cigarini e Luciani. Eppure c’era una grande voglia di fare risultato. Chi è entrato in campo è stato straordinario come chi è stato in panchina con me».
Un’altra cosa bella è stata la sua esultanza a fine partita…
«È chiaro che c’era un po’ di tensione e sapevamo l’importanza della gara. Fino all’ultimo coi ragazzi abbiamo scherzato su cosa avremmo fatto in caso di vittoria e io ho risposto che sarei andato a esultare sotto la curva dei nostri tifosi».
Eppure un Diana così scatenato a fine partita non si era mai visto…
«Sì, ma subito dopo sono tornato immediatamente negli spogliatoi. Domenica giochiamo contro la Carrarese e penso già a questa partita. Ricordo che lo scorso anno dopo la partita col Modena abbiamo affrontato proprio la Carrarese e in quella partita abbiamo avuto difficoltà non solo fisiche ma anche mentali. Quindi dobbiamo pensare a recuperare queste energie».
Come mai ha optato per Elvis Kabashi dal primo minuto?
«Volevo metterla sul piano tecnico e credo che in questo caso avremmo avuto una superiorità numerica a centrocampo. Oltretutto, con Kabashi e Rossi a rischio e non avendo Cigarini e Muroni a disposizione, avevo bisogno di tenere comunque in panchina un giocatore già pronto e fresco come Vallocchia».
I gol sono nati da due azioni preparate?
«Sì, stiamo lavorando sugli inserimenti ma i gesti tecnici sono dei calciatori. Varela l'ho messo dentro per attaccare la profondità, poi per fortuna ha fatto gol perché c'era un compagno libero in area (Capone, ndr)».
Il Cesena si è presentato con il 3-5-2 senza trequartista: la sua Reggiana è riuscita a far cambiare l’assetto dei padroni di casa?
«Ultimamente abbiamo studiato tanto il Cesena e sappiamo che è una squadra che ti aspetta e riparte in contropiede. Noi gli abbiamo quasi concesso di giocare per poi tentare il contropiede perché conosciamo le nostre caratteristiche e perché non avendo alcuni giocatori al meglio abbiamo preferito difenderci un po’ più bassi in una zona di confort. Sappiamo di avere ottime capacità di ripartenza con giocatori come Guiebre, Guglielmotti, Lanini o Pellegrini. Poi abbiamo realizzato due ottimi gol, il primo in particolare è stato un bel mix di tecnica, tempismo e attacco alla porta».
Nell’ultimo quarto d’ora del secondo tempo ha preferito cambiare tutto l’attacco, sostituendo Lanini e Pellegrini con Capone e Varela…
«Sia Eric che Jacopo erano abbastanza stanchi perché avevano lavorato tantissimo. A un certo punto non era più possibile fare la prima fase difensiva e in quel momento ho preferito optare per una punta tecnica come Capone e una punta di profondità come Varela».
E gli altri cambi?
«Guglielmotti l'ho tolto perché era ammonito, poi ho sostituito Kabashi perché era stanco e Rossi mi aveva dato l'ok per proseguire. Laezza ha preso una botta alla caviglia, mi aveva avvertito a fine primo tempo. Dobbiamo recuperiamo chi è fuori perché c'è bisogno di cambi importanti, come ha fatto il Cesena».
Forse l’arbitro ha lasciato un po’ correre in certi momenti?
«In realtà in Italia non siamo abituati a questo tipo di arbitraggio perciò quando capita, rimaniamo sorpresi. Diciamo che per il pubblico è una bella cosa, mentre per chi è in campo sarebbe stato più giusto fermare qualche azione. Detto questo, credo che l’arbitro abbia arbitrato bene e i giocatori hanno avuto un buon comportamento. C’è stato qualche piccolo parapiglia ma in queste partite è normale che capiti».
Com’è stato vedere la marea di tifosi granata presenti allo stadio Manuzzi?
«I tifosi sono stati fantastici. Appena sono entrato in campo ho sentito subito il loro boato. Il livello era altissimo per questa categoria un po’ bistrattata: sono situazioni non da Serie C e vanno mantenute perché ne abbiamo bisogno».
Cosa dirà alla squadra nelle prossime ore?
«Nulla di che. Bisogna concentrarsi sulla partita e smorzare un po' l'euforia e cavalcare invece l'entusiasmo. La maturità della squadra è raggiunta su queste cose qua, ci sono da mettere dentro tanti punti perché Cesena ed Entella non molleranno».
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