Rozzio: «Ho provato le stesse emozioni della prima volta. Il derby sarà una gara tesa, non vediamo l'ora di giocarlo»
«Con il Palermo risultato bugiardo, esprimiamo un gioco propositivo ma pecchiamo di esperienza. Difesa a 4? La differenza sta tutta nell’aspetto agonistico. A Parma sarà una partita a sé, tecnica e tattica passeranno in secondo piano»
«È stato emozionante debuttare davanti a oltre 10mila persone - ha sottolineato ieri sera il capitano granata Paolo Rozzio al termine della gara persa contro il Palermo - Tutte le volte che calco questo terreno provo le stesse emozioni della prima volta. È sempre bello ricominciare, anche se avrei preferito farlo con un altro risultato. Ormai è andata e dobbiamo solo pensare alla prossima partita che sappiamo tutti che è particolarmente importante…».
Quali aspetti della gara con il Palermo non ti sono piaciuti?
«Gli aspetti negativi sono collegati al risultato finale. Abbiamo disputato un primo tempo buonissimo dal punto di vista del gioco, ma anche la ripresa è stata buona nonostante fossimo un uomo in meno. Forse dopo il nostro pareggio dovevamo stare più compatti e cercare di non subire il secondo gol, che poi è quello che ci ha tagliato le gambe. Una volta trovato l’1-1 dovevamo spingere meno, compattarci di più e cercare di essere meno belli dal punto di vista del gioco. Questa serata deve servirci da lezione, come già successo a Cittadella dove abbiamo preso un gol da una rimessa laterale. Questi sono piccoli particolari che determinano il risultato finale che onestamente è un po’ bugiardo. Abbiamo creato tanto nonostante fossimo un uomo in meno, ma il risultato purtroppo parla chiaro».
Com'è andato il duello con Brunori? Ha fatto fatica, perciò il merito è anche vostro…
«Sì, da quel punto di vista possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Brunori è uno degli attaccanti che mi piace di più in questa categoria perché ha fiuto del gol e sa attaccare bene la porta. Non è stato l’MVP e ha fatto piuttosto fatica ma non riesco a non pensare che abbiano fatto gol altri tre giocatori del Palermo. Purtroppo da difensore è nella mia indole pensare a cosa si poteva evitare, come l’attaccante pensa a come doveva fare gol».
In questa fase iniziale della stagione come stai fisicamente?
«Direi bene. Per quanto riguarda la mia prestazione lascio giudicare agli altri, ma dal punto di vista fisico pensavo di stare peggio anche perché ho fatto la prima partita contro la selezione della montagna, poi solo un po’ di spezzoni. Pensavo di reggere meno dei novanta minuti, ma alla fine direi che è andata bene».
Come ti trovi nella difesa a 4, dopo diversi anni a 3 con Alvini e Diana?
«Ho giocato a 4 anche i primi due anni a Reggio con Colucci e Menichini: sicuramente era da un po’ che non lo facevo ma per me non cambia tanto anche perché poi nella costruzione del gioco passavamo a tre, per poi passare a quattro quando gli avversari avevano la palla. Per noi non cambia tanto se non la mentalità che mettiamo nel far le cose: la differenza sta tutta nell’aspetto agonistico».
Sei uno dei pochi reduci della Reggiana dell’anno scorso: come sta crescendo questa nuova squadra?
«C’è un buon mix di giovani ed esperti. In particolare i giovani sono bravi e hanno ottime qualità. Non posso dire nulla alla squadra perché stiamo lavorando bene nel quotidiano. I risultati si vedono e il gioco espresso è molto positivo. Forse pecchiamo di esperienza, noi giocatori più esperti dobbiamo insegnare queste piccole cose ai giovani. Nel complesso sono contento per come i nuovi si stiano inserendo nella mentalità del gruppo».
Ora testa al derby: come lo si prepara?
«È una partita che si prepara da sola. Già da domani mattina (oggi, ndr) sappiamo già il clima che si respirerà in città. Noi come la gente non vediamo l’ora che arrivi sabato pomeriggio. Sarà una partita molto emotiva che si giocherà sulla tensione, mentre l’aspetto tecnico-tattico passerà più in secondo piano. I derby sono sempre delle partite a sé, perciò la concentrazione deve essere ancora più elevata. Affronteremo un Parma candidato alla promozione diretta o comunque destinato a un campionato di vertice».
Eri presente in entrambi i derby della stagione 2016/17: questa può essere per te una rivincita?
«Assolutamente. Ero, fortunatamente e sfortunatamente, presente in entrambe le partite. Sia nel primo derby in casa in cui avevo la testa bendata, sia nel secondo in cui c’era il diluvio universale a Parma. So che per i nostri tifosi sono più importanti i due derby che l’intero campionato, perciò questi giorni saranno fondamentali per prepararci».
Da capitano farai un discorso particolare alla squadra per prepararla?
«In questa squadra c’è gente che ha già fatto altri derby importanti. A Reggio è bello sentire che i tifosi pensano solo al derby, ma sappiamo anche che alla fine dei giochi conta la permanenza della categoria per cercare di fare ancora altri derby. È giusto procedere un passo alla volta, perciò la nostra attenzione è tutta sulla partita di sabato: speriamo di portare a casa più punti possibili».
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