Cigarini: «Sono contento per il gol ma non basta. I nostri devono essere playoff speciali»
«Da inizio anno sono convinto che arriveremo in fondo: il primo treno è andato ma non dobbiamo perdere il secondo. I nostri tifosi ci riempiono d'orgoglio ma non merito nessun ringraziamento fino a quando non avremo raggiunto l'obiettivo»
«Sono contento per il gol però abbiamo davanti ancora altre partite importanti da giocare - sottolinea Luca Cigarini al termine del match vinto a Teramo - Ci tengo a ringraziare i compagni, la società e tutto l’ambiente. Abbiamo fatto un percorso esemplare e a Reggio si sono viste poche squadre giocare così. Mi spiace perché questo gruppo meritava un’altra fine, ma non è ancora finita. Bisogna fare i complimenti al Modena perché ha dimostrato di essere più forte: magari sono stati più bravi e fortunati, ma alla fine loro hanno raggiunto l’obiettivo e noi no. Ad ogni modo, questa è una bella Reggiana: è una squadra che trasmette emozioni dentro e fuori dal campo. Inoltre tutto l’ambiente ha dei valori importanti, a partire dalle persone che lavorano dietro le quinte e che non si vedono mai. Questi 86 punti non sono merito solo della squadra ma di tutto l’ambiente reggiano».
C’è qualche partita in particolare che vi ha lasciato dei rimpianti?
«Questa squadra ha sbagliato solo le partite a Grosseto, a Carrara e soprattutto a Lucca. È vero che abbiamo perso anche a Gubbio ma lì siamo stati sfortunati perché la prestazione era stata buona. Per il resto, non puoi dire nulla a questa Reggiana. Abbiamo fatto 72 gol e ne abbiamo subiti 26 quindi i numeri parlano abbastanza chiaro. Purtroppo c’è chi ha corso più di noi».
I tifosi hanno ringraziato i giocatori con gli applausi a fine partita. Invece ora sei tu che ringrazi tutti…
«Non ho mai avuto dubbi sui nostri tifosi, anche perché altrimenti non sarebbero venuti a Teramo in così tanti. Il fatto che abbiano fatto tutti questi chilometri per venire a sostenerci ci riempie di grande orgoglio. Io non merito nessun “grazie” finché non abbiamo raggiunto l’obiettivo. Non nascondo che l’amarezza c’è, ma siamo ancora in corsa. Questo dimostra che siamo un grande gruppo: sono convinto che questa squadra riuscirà a condurre in porto la nave».
Sei ancora convinto di arrivare in fondo?
«Sì, lo ero a inizio anno e lo sono tuttora. Abbiamo perso il primo treno ma fortunatamente ce n'è un secondo che non dobbiamo sbagliare. Questa squadra con questo atteggiamento e questa mentalità può centrare l'obiettivo finale».
Il 17 maggio iniziano i playoff della Reggiana: sarà più importante allenare le gambe o la testa?
«Per le gambe ci penserà il preparatore atletico e sono sicuro che farà un ottimo lavoro. Per il resto, da inizio anno sostengo che gran parte delle partite si vincono con la testa. Quest’anno abbiamo dimostrato di essere una spanna superiori a tutte le squadre, eccetto il Modena che è arrivata davanti a noi. Forse se avessi avuto la stessa fortuna probabilmente avremmo festeggiato noi. Ora dobbiamo solo pensare ad andare avanti: abbiamo un po’ di giorni per riposare e poi ci concentreremo sull’obiettivo da raggiungere».
Non è la prima volta in carriera che li disputerai…
«Li avevo già giocati con la Sambenedettese: avevamo affrontato il Napoli uscendo subito al primo turno. Questi invece devono essere playoff speciali».
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