Diana: «I ragazzi sono carichi e io con loro. Ci teniamo a fare bene in casa dell'Entella»
«Affrontiamo una squadra fisica che si è rafforzata molto: mi farà piacere rincontrare Zamparo. Situazione tesa con la società per le mie parole? Non ho mancato di rispetto a nessuno, ho chiesto e farò di tutto per avere un rinforzo dove serve»
Vigilia carica di entusiasmo e non certo tensione: è questo che traspare dalle parole di mister Aimo Diana in vista del big match di domani sera sul campo della Virtus Entella. C'è grande fiducia da parte della squadra e del tecnico granata, che a fine conferenza torna sulle dichiarazioni rilasciate martedì per chiarire meglio il suo punto di vista.
Mister, quali novità arrivano dall’infermeria?
«Guglielmotti non è recuperato, Montalto invece si è allenato ieri e oggi quindi è a disposizione così come Cremonesi che è rientrato stamattina e verrà in ritiro con noi. Purtroppo non ci sarà Orsi per un precedente impegno scolastico fuori regione».
I recuperi degli altri infortunati come procedono?
«Varela sta correndo, credo che potremo ritrovarlo la prossima settimana in anticipo sui tempi. Hristov non è ancora pronto, mentre Nicoletti è stato operato oggi e ha una prognosi di circa 2-4 mesi».
Inizia il conto alla rovescia per Cigarini?
«Luca oggi era al campo a vedere l’allenamento, secondo noi entro fine novembre dovrebbe potersi allenare stabilmente con il gruppo. Sarei contento di averlo fianco a me in panchina così che tutti possano vederlo».
Che settimana ha vissuto la squadra dopo il k.o. in Coppa Italia?
«Perdere non è mai bello, ma mi è piaciuto l’atteggiamento e anche i ragazzi ci tenevano a non uscire. È stata una buona partita ma è mancato il guizzo, dispiace perché la coppa dà sempre l’occasione per giocare e fare minuti. In settimana ci sono stati momenti belli come la festa di Halloween della squadra, poi abbiamo festeggiato le 400 gare da professionista di Luciani. Ci alleniamo sempre col sorriso».
Cambierà qualcosa nella formazione?
«No anche perché c’è stato poco tempo tra martedì e oggi per preparare la partita. Abbiamo lavorato tanto a video per capire le loro caratteristiche preparando un paio di strategie. Credo che la prestazione sarà buona perché siamo in un buon momento, il risultato chiaramente dipenderà da tante condizioni».
In porta darà continuità a Venturi?
«Direi di sì, come avevo cercato di fare anche con Voltolini prima che si facesse male. Jack in questo momento mi dà più certezze e credo che domani daremo continuità a lui».
Montalto è più efficace se sfruttato a gara in corso o dal primo minuto?
«Lui è psicologicamente pronto anche dal primo minuto e credo che sappia di doversi giocare il posto ogni domenica. A me interessa che entri con l’atteggiamento giusto come ha fatto contro la Vis Pesaro. Poi ha numeri importanti: pochi minuti e tanti gol. Bisogna capire bene la sua condizione atletica: è stato acquistato per essere il nostro attaccante ma non ha ancora fatto una settimana continuativa in allenamento».
L’Entella ha fatto meno gol della Reggiana subendo le stesse reti, senza impressionare per qualità del gioco…
«Credo che servano più partite per avere dei numeri più definiti. Loro sono molto fisici, hanno qualche chilo in più di noi e caratteristiche simili alla squadra dell’anno scorso. Poi hanno la grande capacità, e non è fortuna, di saper vincere le partite nei minuti finali. Le partite si decidono nei primi e negli ultimi 20 minuti e nei 5 successi al gol, secondo me. Piacerebbe anche a me avere questa capacità, quindi bisogna dare merito alla squadra e a chi la guida. A mio avviso non siamo inferiori a nessuno, forse non siamo molto superiori a tutti. Il bel gioco mi piace, ma bisogna anche pensare a mettere dentro dei punti».
Cosa la preoccupa maggiormente dei biancocelesti?
«C’è la preoccupazione di incontrare una squadra forte che ha alzato il livello rispetto alla scorsa stagione mettendo dentro gente forte come i due capicannonieri (Zamparo e Faggioli, ndr). Si è fatto male Clemenza e hanno preso Ramirez: vogliono fare le cose per bene con lo stesso allenatore, poi sono partiti meglio rispetto a un anno fa. Noi abbiamo un punto in meno e ce lo dobbiamo ricordare, andremo in casa loro a fare la nostra partita con grande voglia. I ragazzi sono carichi e io con loro, ci sentiamo bene sotto tutti i punti di vista e vogliamo fare bene».
Come mai è così carico?
«Sono convinto nei mezzi della squadra. A inizio stagione dicevo di essere convinto che avremmo avuto una squadra forte e lo siamo, piano piano ritroveremo il modo di giocare dell’anno scorso. A Carrara e con la Vis Pesaro si sono rivisti gli stessi principi, vediamo di portarli avanti: ora c'è un modo diverso di colpire la palla, andiamo sui dettagli, c’è una gamba diversa e in generale i ragazzi stanno tornando a divertirsi…».
Finalmente si è visto anche un gol da palla inattiva…
«Quando vedo che una cosa non si riesce a fare io metto in palio un premio personale per i ragazzi. Quando si ha una determinata forza ma non si riesce a metterla in campo, bisogna punzecchiare un po’ i ragazzi, ma ora come pattuito riceveranno un premio».
Probabilmente in tribuna sarà presente il patron Amadei…
«Cercheremo di dargli delle soddisfazioni come sempre. Mi sono esposto più volte sottolineando quanto sia una figura importante per noi così come tutta la società. Lui è la persona a cui siamo più vicini anche per la saggezza che mette nelle sue parole. Dovremo fare la nostra gara, indipendentemente dal fatto che sia presente o meno. Se riusciremo a regalargli una soddisfazione, saremo ancora più contenti».
In campo ritroverà Zamparo, da avversario…
«Sono contento di ritrovarlo, l’ho visto ben coinvolto e se gioca sempre vuol dire che lo reputano importante come facevamo noi. Con lui ho un buonissimo rapporto, spero che dalla gara successiva possa fare molto bene».
Il campo sintetico potrebbe costituire un problema?
«Anche a Carrara ne abbiamo trovato uno non ottimale. Tutto sommato ci siamo abituati».
La gara di domani cosa potrà dire alla Reggiana?
«Sarà un parametro importante perché affrontiamo la competitor più accreditata assieme al Cesena. Speriamo che la gara non sia condizionata da fattori esterni perché questo è il punto più alto…».
Si riferisce all'arbitro, Mario Saia di Palermo?
«Non parto con alcun pregiudizio. Credo che sappia di averci fatto un torto nella scorsa stagione (non fischiò il fallo da rigore che costò la frattura del naso ad Arrighini a Viterbo, ndr). Sono convinto che farà la sua migliore prestazione».
Al vostro fianco ci saranno almeno 500 tifosi…
«La nostra tifoseria non è una sorpresa. Dopo i 1200 arrivati a Teramo, non mi sorprendo più. Tengo infine a precisare alcune cose…».
Prego.
«Rispetto a quello che ho letto su alcuni organi di stampa in merito a presunte rotture mie con la società, devo dire che sono rimasto molto sorpreso: se si prendono mille allenatori professionisti con grande ambizione, li sentire tutti dire che vogliono un giocatore in più. Credo siano dinamiche normali nel calcio per chi fa il nostro lavoro, nel rispetto dei ruoli. Non mi pare di essere mancato di rispetto a nessuno dicendo che serve un giocatore in più. Tante volte ho letto che sono stato a rischio esonero ma non ho mai avvertito un attacco personale verso di me o un distacco della società da me. Nel calcio ci sono regole chiare da secoli e sappiamo cosa rischiamo. Io non sono in guerra con nessuno, tutti vogliono il bene della squadra e farò di tutto per avere un giocatore in più dove serve».
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