Entella, mister Volpe: «Vittoria importantissima, rimaniamo aggrappati al nostro sogno come sta facendo la Reggiana»
«La voglia di non mollare e il duro lavoro ci hanno portati fin qui, meritiamo di essere in corsa per la promozione. L'espulsione ha condizionato la partita, ma non ci siamo mai disuniti e avere vinto su questo campo è un grandissimo segnale»
«Devo elogiare i ragazzi perché abbiamo vinto contro una Reggiana fortissima che in casa ha perso una sola volta negli ultimi due anni: è una vittoria dal valore enorme anche perché ci permette di staccarci ancora di più dalla terza - commenta mister Gennaro Volpe in sala stampa dopo l'1-0 firmato Favale che ha rilanciato in classifica la Virtus Entella - Da due anni la Reggiana sta facendo cose straordinarie ma oggi abbiamo dimostrato che in questa corsa ci siamo anche noi. I nostri numeri nel ritorno sono incredibili e vogliamo rimanere aggrappati al nostro sogno come sta facendo la Reggiana».
Pensa che la direzione arbitrale abbia condizionato l'andamento dell'incontro?
«Non giudico l’arbitro. Gli errori li fanno tutti ed è inutile commentare: sbagliare è umano. Peccato perché l’espulsione ha condizionato la partita e ci ha costretti a fare una gara più difensiva. Per la mia espulsione, purtroppo ho gesticolato troppo per il nervosismo e mi dispiace. Devono migliorare gli arbitri ma devono farlo anche gli allenatori, me compreso».
Riuscire a vincere con un giocatore in meno non è cosa da poco…
«Il gruppo non si è mai disunito. Abbiamo avuto qualche difficoltà iniziale e per ogni allenatore non è facile riassemblare una squadra ma credo anche che il duro lavoro e la voglia di non mollare ci abbiano permesso di arrivare qui, con tre punti dalla prima a 7 giornate dal termine: è un segnale che stiamo facendo un ottimo lavoro».
Ora ci credete di più?
«Anche prima della partita ero molto sereno perché avevo massima fiducia nei giocatori. I ragazzi mi davano serenità per quello che avevo visto in settimana. Sapevo che la squadra non mi avrebbe deluso. Aver vinto qui è un grandissimo segnale».
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